La salvaguardia del verde sia la principale opera pubblica

Per ogni albero tagliato, uno nuovo deve essere piantato! Questo è il principio che fin dall'800 ispira la politica del rimboschimento in Svezia e ben due terzi del Paese sono coperti da foreste. Il FVG è una regione meravigliosa, però in sofferenza anche a causa delle problematiche dovute ad un clima sempre più caldo. Cambiamenti climatici o meno una certezza c’è, i nostri Comuni devono dare la priorità alla cura del verde. Sia questa la principale opera pubblica da sostenere. Mettere da parte altre opere, che al momento sono da considerarsi come secondarie e investire nel verde. A partire da Ronchi che da decenni se la passa male e dove sembra più di attraversare un cimitero di tronchi che un parco urbano in evidente sofferenza. Ronchi ha le potenzialità per divenire un giardino pubblico in stile inglese, ma ad oggi siamo solo nel mondo dei sogni. Servono interventi propositivi e non polemiche o strumentali. Ciò che è stato è stato, serve una visione e una volontà che sia final...

Il FVG è la Regione del Nord con l'incidenza di povertà relativa più alta



I dati sullo stato della povertà diffusi dall'ISTAT sono raccapriccianti, soprattutto per quanto riguarda il Sud Italia. Complessivamente, in base all'ISTAT, nel 2015 si stima che le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta siano pari a 1 milione e 582 mila e gli individui a 4 milioni e 598 mila (il numero più alto dal 2005 a oggi). Nel 2015, 1 milione 582 mila famiglie (il 6,1% delle famiglie residenti) risulta in condizione di povertà assoluta in Italia, per un totale di 4 milioni e 598 mila individui (7,6% dell’intera popolazione) , il valore più alto dal 2005. Dopo essere salita al 5,6% nel 2012, l’incidenza di povertà assoluta è rimasta sostanzialmente stabile intorno al 6% negli ultimi tre anni per le famiglie, mentre è in crescita in termini di individui (7,6% nel 2015, 5,9% nel 2012) . A livello territoriale è il Mezzogiorno a registrare i valori più elevati di povertà assoluta (9,1% di famiglie, 10,0% di persone) e il Centro quelli più bassi (4,2% di famiglie, 5,6% di persone).

Guardando invece la stima dell’incidenza della povertà relativa (percentuale di famiglie e persone povere) che viene calcolata sulla base di una soglia convenzionale (linea di povertà) che individua il valore di spesa per consumi al di sotto del quale una famiglia viene definita povera in termini relativi emerge che nel 2015, sono stimate pari a 2 milioni 678 mila le famiglie in condizione di povertà relativa (10,4% di quelle residenti), per un totale di 8 milioni 307 mila individui (13,7% dell’intera popolazione): 4 milioni 134 mila sono donne (13,3%), 2 milioni e 110 mila sono minori (20,2%) e 1 milione 146 mila anziani (8,6%).  IL FVG con il suo 8,7% registra l'incidenza di povertà relativa più alta del Nord Italia che ha una media del 5,4% mentre quella complessiva dell'Italia è del 10,4%.
Dati su cui riflettere seriamente.

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