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Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Dal 2012 in Italia aumentano le richieste d'asilo dall'Egitto, ma sono sempre poche rispetto alle necessità

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Sarà per quello che è accaduto dopo la fantomatica "rivoluzione" del Nilo, ma è dal 2012 che in Italia a livello statistico emerge con chiarezza la sezione dedicata all'Egitto, che prima si perdeva nel banale altri in merito alla delicata questione delle richieste d'asilo. Ad oggi in Italia la comunità egiziana presente è tra le prime dieci straniere, e la quasi totalità di egiziani presenti in Italia lo sono a titolo di lavoro, bassissime le percentuali di egiziani presenti nel nostro territorio in qualità di titolari di richieste d'asilo o per aver conseguito il relativo status. Ad esempio nel 2016 la percentuale di permessi rilasciati per motivi umanitari o di asilo è stata solo del 2,4% era del 6,4% nel 2015, le richieste d'asilo invece si mantengono su una media significativa, il picco è stato toccato sicuramente nel 2013 con poco più di 900 richieste, 589 erano nel 2015, 787 nel 2016 cifra che può essere raggiunta o superata in questo 2017 siamo po

Ronchi: ciao Partigiano Dino Pressacco

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Uno degli ultimi, non l'ultimo, partigiano di Ronchi se ne è andato. Il 29 novembre si sono svolti i funerali di Dino Pressacco. Il direttivo dell'ANPI di Ronchi si stringe al dolore della sua famiglia e vuole ricordare Dino attraverso la memoria di Mario Candotto. "E' stato, Dino, uno dei primi partigiani ronchesi che si è arruolato nella Brigata Proletaria, insieme a Blasutti Umberto e Gregoris Aldo, poi, finita la storica e dura battaglia di Gorizia prenderà parte al Battaglione triestino d'assalto prima e Brigata Triestina poi. Combatterà anche nella zona di Cormons con i GAP locali. Presente in tutte le battaglie che hanno caratterizzato questa formazioni, di lui si ricordano due episodi particolari. L'aver preso parte all'attacco di una colonna nazista nei pressi di Renče, una sua cattura insieme ad altri partigiani come Zotti Egidio e Villibaldo Devetti, e si salvò grazie ad una fuga a dir poco rocambolesca gettandosi in un dirupo e scampando all

Curling Bisiac le "Tòmiche" di Ronchi da Caterpillar Radio2 al Piccolo regionale e continuano a scivolare le "pignate"

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Su internet se cerchi Curling Bisiac trovi diversi risultati, non troppi, ma neanche pochi. E' una crescita continua, costante, metodica. Dalla notizia apparso in passato sulla Gazzetta dello sport , ad alcuni siti internet, al paginone pubblicato sul Piccolo regionale alla diretta sulla seguitissima Radio2 Caterpillar dove nella sezione sport si è parlato del Curling di Ronchi, considerato, appunto, come sport. E non può che essere sport. Perchè qui si è colto il vero cuore e la vera anima dello sport. Divertimento, solidarietà, sano agonismo, goliardia e soprattutto con mescolanza di genere, su poco più di 300 partecipanti quasi un centinaio sono donne con squadre proprie e squadre miste.  E come è stato ricordato son diverse le formazioni rimaste fuori lista, le richieste di partecipazione sono  state enormi. Manca solo la TV nazionale e forse anche quella regionale, prima o poi arriverà e Ronchi dovrà difendere con le unghie ghiacciate, perchè più graffianti ed

Piazza Tito ha il tempo contato a Capodistria? Si affianca ora il vecchio nome Piazza del Duomo

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Capodistria ( Koper) è una piccola città a pochi passi da Trieste e fa parte di quel triangolo virtuale marittimo che vede nel giro di un niente tre grandi porti guerreggiare tra di loro, Capodistria, Trieste e Venezia, perchè le ragioni di Stato a volte prevalgono su ogni buon senso degno di questo nome. Città conosciuta nell'antica grecia come Aegida, poi varie varianti che porteranno all'attuale Capodistria, Koper, passando da una lunga dominazione veneziana, poi l'Impero Austroungarico dall'inizio del 1800 fino alla fine della prima guerra mondiale che vedrà su Capodistria una breve parentesi italiana, poi la contesa e l'assegnazione alla Jugoslavia prima, Slovenia poi. La liberazione di Capodistria nella seconda guerra mondiale avverrà il 30 aprile del 1945, quando a Trieste iniziavano timidamente le prime forme di insurrezione. E da lì si rivedrà profondamente la toponomastica, con vie e piazze ed anche statue dedicate alla resistenza, agli eroi del po

Dal museo Egizio di Torino alla biblioteca di Barletta, si dedicano le sale a Giulio Regeni, l'Italia che non si arrende

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Il giallo è diventato il nuovo simbolo di questa nuova durissima resistenza. Si è scritto che il giallo conquista l'Italia, ed è vero. Dalle scuole, alle biblioteche, ai Comuni alle auto, ai balconi ai polsi delle persone.  Una tempesta di giallo in movimento, una tempesta che non vuol dare tregua e mai la darà a chi tenta la via della normalizzazione con quell'Egitto criminale dove tra condanne a morte, sparizioni e violenze inaudite si vorrebbero chiudere bocca, occhi e orecchie per intraprendere la via della dimenticanza, dell'oblio, del tanto non vi è più nulla da fare, del diventar amici come prima se non più di prima. Come ammazzare due o più volte chi è stato ucciso da un sistema criminale che si è attivato in tutti i modi leciti e non leciti per ostacolare la via della giustizia e della verità. Intanto l'Italia che non si arrende, e che dopo 22 mesi dalla cattura ed uccisione di Giulio continua in ogni circostanza, luogo o momento, con piccole o gr

Incredibile Pordenone, profumo di SerieA contro l'Inter

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A Pordenone, in Friuli Venezia Giulia, anche se a dire il vero è più veneta che friulana come città, e questo lo si capisce anche da come viene vista con un certo sentimento di lontananza dai friulani e giuliani, si respira un sogno, un sogno che non è casuale in una realtà che ha investito pienamente nel calcio, a partire dal settore giovanile, visto che esiste anche una formazione di calcio femminile in serie B, ed il Pordenone calcio ha sfiorato la Serie B nella  stagione 2015/2016 in quella che è stata ricordata come la miglior stagione della sua storia.  Probabilmente destinata ad essere superata da quella che ora stanno vivendo i neroverdi. Pasolini, amante del calcio, legato a Casarsa, paese in provincia di Pordenone chissà cosa direbbe, anche se era tifoso del Bologna, del Pordenone che sfiderà per la prima volta nella sua storia l'Inter nel tempio del calcio italiano, San Siro. Anche se in tanti sperano nel miracolo calcistico di poter vedere l'Inter anche a Po

Partita la quinta edizione del Curling Bisiac tra freddo pungente e competizione all'ultima pentola

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Il 27 novembre la quinta edizione del Curling Bisiac ha avuto inizio .  Per la prima volta si è giocato in una pista ad hoc e con un pubblico comunque sempre attento e che ha sfidato il gelo notturno bisiaco. Un buon tè, un vin  brulè o qualche dolcetto od altra prelibatezza che si può assaggiare, assaporare nei chioschi del Giardino di Natale sicuramente sono stati e saranno ancora di grande aiuto per affrontare queste lunghi notte di Curling Bisiac..  Freddo o non freddo, gelo o non gelo la tensione e l'entusiasmo era a cinque mila giri. I campioni in carica Suliscian le hanno suonate, per rimanere in tema, alla squadra composta da elementi della banda di Ronchi, i Sonai, che avranno comunque ancora tempo per rifarsi e magari suonarle in modo armonioso a qualche altra squadra.   Grande risultato per le Bisiache in tour con la bellezza di 20 punti contro le Curling's Angels. Vittoria per un soffio del Pedale Ronchese contro The Riva in sù, per un solo punto e com