Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta pridefvg2017

Trasformare la casa natale di Tina Modotti, nel museo Tina Modotti, può essere una grande opportunità per Udine

Immagine
Tina Modotti è probabilmente più apprezzata all'estero che in Friuli. Semplicemente è a dir poco sconcertante che non esista praticamente quasi nulla dedicato a lei. C'è una sala dedicata a Tina Modotti in città, c'è un punto Modotti, che ospita dei quadri di artisti locali, a pochi passi dalla casa natale di Tina Modotti che è cercata più dai messicani, sudamericani che altro. Eppure in quella via affascinante a pochi minuti a piedi dal centro di Udine, in via Pracchiuso 89, c'è la casa natale di Tina, dove sorge una targa con le parole di Neruda che ne ricordano l'essenza. La facciata della casa è stata recentemente restaurata e l'edificio ospita l’asilo notturno “Il Fogolâr”   inaugurato il 4 settembre del 2006  ed ospita le persone senzatetto  ed è gestito dalla Caritas. All'interno vi si trovano delle stampe e copie di alcune fotografie di Tina. Sarebbe il minimo sindacale pretendere di trasformare la casa natale di Tina Modotti in un museo che possa ac...

FVG pride se la marcia evita il duomo di Udine

Immagine
Si svolgerà ad Udine il FVG Pride e la notizia del 15 maggio, quando è stato reso noto il percorso è che la marcia eviterà il duomo. Il comitato organizzatore, come è emerso al TG3 del FVG, ha deciso di evitare il duomo e di mantenere le vie "storiche" dove vi è stata maggiore accoglienza e soprattutto in sostanza per evitare polemiche ecc ecc. Che dire? Che passare davanti al duomo non sarebbe stata una provocazione, anche perchè quante persone che parteciperanno al Gay pride sono credenti o cattoliche? Ma in Italia siamo ancora a questi livelli, quasi da medioevo, e se posso capire le preoccupazioni di chi fino all'altro giorno non poteva neanche uscire di casa perchè omosessuale, perchè in questo Paese vi è un tasso di omofobia inquietante, allora da laico quello che auspico è che le processioni o manifestazioni religiose evitino da questo preciso momento luoghi simbolici importanti, come le scuole od i Municipi, per non turbare le coscienze di chi non è credent...

Riflessioni: dalla questione dell'assurda obiezione di coscienza in materia di aborto al #PrideFvg2017

Immagine
Siamo nel 2017 e si ritorna a mettere in discussione l'aborto. D'altronde ciò è in armonia con quelle politiche reazionarie e tristissime che voracemente si stanno affermando in buona parte dell'Occidente o rischiano di affermarsi, dove non dovrebbe stupire se gli esorcismi rischieranno di essere una normalità e la caccia alle streghe pure. Metafore estremizzate per rappresentare quell'alienazione della politica in parte governativa che si afferma dalla realtà umana, dai diritti umani. Si è dovuta aspettare la storica sentenza della Corte Costituzionale del 1975, e la legge 194 del 1978 per arrivare a legalizzare l'aborto, una conquista non caduta dal cielo o per benevolenza di qualche giudice o politico, ma figlia di lotte importanti e significative. Ma, una Legge, figlia del compromesso nel momento in cui si è legalizzato il concetto di obiezione di coscienza. L'obiezione di coscienza esonera il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie dal...