Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

Immagine
Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Grida "Viva Garibaldi" e parte l'inseguimento con la barca a remi a Grado. Arrestato un tedesco. Ma correva l'anno 1908...




Un fatto di cronaca locale, attirò le attenzioni della Stampa nazionale.  Si  era a Grado, nel luglio del 1908. Ancora sotto l'Impero Austro Ungarico che determinò il futuro turistico dell'isola del sole. Un tedesco che grida Viva Garibaldi e parte l'inseguimento con la barca a remi per il mare gradese. Così racconta la storia il cronista, con l'enfasi antiaustriaca di quel tempo. Ci scrivono da Trieste. Il caso è avvenuto  a Grado, stazione balneare del nostro golfo, retta da gente reazionaria e rugiadosa per eccellenza. Un signore tedesco si era imbarcato sul Timaro per recarsi a Trieste. Dal bordo si divertiva a gettare del soldini a dei ragazzetti che giocavano sulla riva. I ragazzetti ringraziavano in italiano, s'intende, e il tedesco, un giovialone, ricambiò il saluto col grido di: Viva Garibaldi! Non l'avesse mai pronunciato! Una guardia comunale (!) ingiunse al capitano del piroscafo di con segnargli il... sovversivo, ma il capitano rispose che l'ora della partenza era scoccata e che senza ordini dell'Autorità di porto non poteva posticiparne la partenza. E infatti levò i1 ponte e si staccò dalla riva. La guardia, infuriata, si diresse alla Capitaneria e alla Gendarmeria e noleggiata una barca col rinforzo di due gendarmi a forza di remi inseguirono il piroscafo, che infilava lento lento il canale. Lo raggiunsero e l'obbligarono a fermarsi. Il tedesco che aveva gridato: Viva Garibaldi fu arrestato e ricondotto a Grado fra i commenti assai vivaci del pubblico, che giudicarono l'episodio semplicemente grottesco. E' un bel modo per fare la reclame ai bagni di Grado.

 mb

fonte:archivio storico la Stampa

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot