La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Il giallo "la banda dei neri" si presenta a Monfalcone il 29 settembre e a Ronchi il 9 ottobre

 


Ambientato ai tempi del coronavirus, il giallo la banda dei neri, ha dovuto fare i conti con le restrizioni per il coronavirus, ma alla fine ora è pronto per le sue prime presentazioni. In calendario ci sono al momento Monfalcone il 29 settembre alle ore 20.00 presso il Carso in Corso





e 9 ottobre, alle ore 18.30 a Ronchi, presso l'auditorium comunale.


Si ricorda che il testo è prenotabile e disponibile presso la libreria linea d'ombra di Ronchi, la libreria Ubik di Monfalcone, di Gorizia ed il Knulp di Trieste oltre che Amazon

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