La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Il TAV sul Carso non passerà

E alla fine ritornano. Ritornano proposte che non meriterebbero neanche di essere commentate per quanto assurde. Eppure ci sono. Sono sul tavolo. Ci son voluti diversi giorni per riscontrare delle prime reazioni da parte della politica in una regione che con il nuovo governo leghista sembra essere favorevole al TAV. Ritorna la proposta del tunnel nel Carso. Poco meno di 23 KM, per poco meno di un quarto d'ora di risparmio di tempo, e quasi 2 miliardi di euro di investimenti, tra consulenze, e lavori e quant'altro. Progetti già rifiutati dalla comunità. Ci son state importanti lotte in questo territorio per dire non al TAV. Qui non serve. E' inutile. Non è una questione di tempo. E' una questione di buon senso e di rispetto dell'ambiente che nel mondo abbiamo devastato anche fin troppo. Il coronavirus ci ha insegnato che si può vivere con lentezza, che un nuovo mondo servirebbe e andrà costruito. Ma il vecchio mondo, duro a morire, avanza con tutta la sua forza e arroganza. Il Carso non si tocca. E' delicato, è fragile. Ha superato due guerre mondiali, dovrà superare anche questa, che è la prova più difficile. La comunità è contraria, il territorio è contrario, diversi esponenti politici sono contrari. Il TAV sul o nel Carso non passerà.
mb


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