Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Che l'emergenza coronavirus non faccia dimenticare le responsabilità dell'Egitto sull'omicidio di stato di Giulio. Guai se l'Italia rinuncia alla verità e giustizia

Sono atterrati dall'Egitto, dei voli, accolti dal ministro Di Maio, con entusiasmo. Di Maio ha ringraziato il ministro alla salute del governo egiziano, insieme all'ambasciatore egiziano in Italia ed alcune alte cariche militari d'Egitto. Il governo egiziano ha donato all'Italia mascherine e altre strumentazioni necessarie al nostro Paese per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Si dice che servono all'Italia 3 milioni di mascherine al giorno. Un Paese che in modo irresponsabile ha creato un clima da guerra, dicendo che ci si deve comportare come se fossimo in guerra, ma che non è stato in grado di adoperarsi per produrre mascherine e quant'altro. Il soccorso internazionale non ha colore, dai medici cubani, ai militari russi, dai medici sloveni, agli aiutati dall'Ucraina, dagli USA, all'Egitto, dall'Albania, alla Cina. Tutto il mondo vuole lasciare un segno di aiuto e solidarietà all'Italia.

"Il ministro della Sanità Hala Zayed è arrivato sabato in Italia per consegnare una spedizione di forniture mediche e offrire le condoglianze del presidente Abdel Fattah El Sisi al popolo italiano per le vittime del coronavirus (COVID-19). Secondo una dichiarazione del Ministero della Sanità, Zayed è stato ricevuto dal Ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, che ha ringraziato il governo egiziano per il suo sostegno e la sua solidarietà con il governo e il popolo italiano.Il ministro della sanità ha dichiarato che la sua visita è il risultato di una telefonata che il presidente Sisi ha fatto venerdì con il primo ministro italiano Giuseppe Conte, in cui Sisi ha affermato la disponibilità dell'Egitto a fornire tutto il supporto possibile all'Italia per combattere il COVID-19. Il portavoce del Ministero della Salute Khaled Megahed ha affermato che Zayed ha sottolineato relazioni profondamente radicate tra i popoli egiziano e italiano e ha espresso la fiducia che l'Italia sarà in grado di superare questa crisi in poche settimane. Di Maio, da parte sua, ha affermato che l'Italia non dimenticherà mai i governi che stavano al suo fianco in questo momento critico".

Ma che questo non significhi dimenticare, nel caso dell'Egitto, le responsabilità di questo Paese, retto da una dittatura nata con il colpo di stato del 2013, nell'omicidio di stato di Giulio. 50 mesi senza Giulio, senza verità e giustizia per Giulio sono una enormità. I pacchi arrivati dall'Egitto avevano come logo due mani che si stringevano con scritto dal popolo egiziano al popolo italiano. Anche se le mani non si possono stringere, anche se quelle mani sarebbe meglio non stringerle, anche se quelle mani vengono strette, in un contesto dove si confonde il popolo con il governo. Guai se l'Italia, dopo questi aiuti, ed i sorrisi e le pacche sulle spalle e le strette di mano, rinuncia alla verità e giustizia per Giulio. Sarebbe uno schiaffo immorale, tremendo, violento, che si scaglierebbe contro la dignità del nostro Paese e soprattutto contro la famiglia di Giulio.

mb


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