La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Se l'Egitto di Al Sisi si definisce "entusiasta" nel sostenere la difesa dei diritti umani in Africa

Da un lato hai le madri d'Egitto che ringraziano Paola e Claudio e la comunità che si è stretta intorno alla famiglia di Giulio, per non aver ceduto alla rassegnazione, alla menzogna del regime criminale egiziano. Perchè la causa della verità per Giulio è diventata fondamentale anche per tutte quelle famiglie che in Egitto hanno visto i propri figli essere stati rapiti, torturati e anche uccisi come successo a Giulio. Dall'altro hai l'Egitto di Al Sisi che a modo suo, ribadisce l'importanza della difesa dei diritti umani in Africa. Ciò si è verificato  durante un incontro con i capi delle delegazioni africane che hanno preso parte alla dodicesima conferenza della Rete delle istituzioni nazionali africane per i diritti umani (NANHRI). Si legge nel sito governativo egiziano che  L'Egitto attribuisce particolare importanza al successo delle attività della conferenza alla luce dell'entusiasmo del Cairo nel sostenere il dossier dei diritti umani in Africa, ha affermato Sisi.
45 mesi senza verità e giustizia per Giulio. Dal luglio 2013, da quando si è insediata questa dittatura, si sono registrate migliaia di arresti illegali, sparizioni, torture, tutto ciò che è ostile al regime viene liquidato come "terrorista" pericolo per la sicurezza nazionale. E la cosa grave, se non oscena, è che anche in Italia c'è chi continua ad aprire le porte a chi rappresenta questo regime, che a quanto pare, vivendo in una dimensione tutta propria, si eleva a paladino dei diritti umani. Da non credere, eppure sta succedendo realmente.


mb

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