La bellezza di una città...

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  La bellezza di una città non è data dalle sue statue, dai suoi fiori o piazze rinnovate, ma dalla convivenza civile. Convivere pacificamente, ognuno con le proprie identità, peculiarità, nello stesso contenitore, insieme. Nulla di più bello di questo può esserci in una città, il resto, è solo specchietto per le allodole. mb

L'elenco dei "caduti" "monfalconesi" per mano jugoslava? Una settantina sono nell'elenco in onore dei caduti della RSI


E' stato pubblicato l'articolo sul Piccolo edizione di Monfalcone che annuncia la presentazione di una ricerca che andrebbe a colmare un presunto vuoto. Si parla di 78 vittime monfalconesi, durante "l'occupazione jugoslava" della Venezia Giulia dal primo maggio al 12 giugno 1945 e poi si parla di vittime fino al '47 e la proposta che ne consegue è quella di dedicare a costoro una targa commemorativa.
Ognuno può ricordare i propri caduti, ci mancherebbe. Ma quando poi si vuole realizzare un monumento pubblico, o si vogliono sostenere delle pubblicazioni di carattere "storico" visto che non stiamo parlando di noccioline, ma di questioni complesse, difficili, di persone, e non di numeri, di storie vere e non di fiction, ci si deve muovere coi i giusti passi. Lo scopo che più di qualcuno vuole perseguire a livello politico è quello di promuovere anche a Monfalcone un monumento non solo anticomunista ma anti partigiano, o meglio contro i partigiani filojugoslavi. Questo è un fatto noto da tempo e non si stanno scoprendo carte misteriose o segrete. Operazione che per chi ha una certa visione della società, specie di carattere nazionalsitico e di parte della storia può essere legittima, ma non per questa debba essere condivisa e sostenuta soprattutto dalle Istituzioni.
Ed alcune cose vanno annotate. In prima battuta si deve osservare che il mandamento monfalconese sarebbe costituito da Doberdò del lago, Fogliano-Redipuglia, Ronchi dei Legionari, San Canzian d’Isonzo, San Pier d’Isonzo, Staranzano e Turriaco e nell'elenco si citano caduti anche di Gorizia e Villesse. In seconda battuta in quel tempo Monfalcone era sotto la provincia di Trieste, in terza battuta non si può fare di tutta l'erba un fascio. I caduti del '43 sono vittime che rientrano in un contesto storico diverso da quelle del maggio del '45 e da quelle del '47. E non stiamo parlando di bazzecole. Da una verifica dei nomi che ho effettuato, in base all'elenco pubblicato dal Piccolo, sull'elenco dei 78 "monfalconesi" indicati, in sostanza, emergono delle questioni che dovrebbero fare riflettere profondamente. In primo luogo diversi di questi caduti non sarebbero nati nel nostro territorio, ma sarebbero quasi tutti stati prelevati e deportati dal carcere di Monfalcone, Lubiana e Trieste. E prevalentemente si tratta di caduti nel '45. Non si tratta di nominativi "nuovi", ma noti già da tempo. Diversi di questi nominativi li si possono trovare nell'elenco caduti dispersi e vittime civili dei Comuni del FVG, a cura dell'Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione.
Ma è notevole osservare come su 78 nominativi, ben una settantina sono riportati nell'elenco a cura di tale Arturo Conti,che dovrebbe essere il Presidente della Fondazione RSI. Elenco espressamente dedicato ai caduti della Repubblica Sociale Italiana. Così si intitola quel testo dove emergono gran parte dei nominativi riportati nell'articolo del Piccolo in base alla "ricerca" effettuata  in Monfalcone: elenco caduti in onore delle Famiglie dei Caduti e dei Dispersi della Repubblica Sociale Italiana.
Questo l'elenco dei nominativi  che ho trovato  nel testo dedicato ai caduti in onore della RSI in riferimento all'elenco pubblicato sul Piccolo:
Girolamo Aiello,Antonio Andrei, Anni Noè,  Isidoro Balos, Aldo Bampi,Pietro Bassanese, Liana Lucinda Benaglia,Domenico Bendoricchio,Corrado Binetti,Gastone Brandolin,Fausta Candussio,Vasco Cassinadri,Gino Cavazzini,Lorenzo Chessa,Giuseppe Colautti,Olindo Comandini, Mario Cortese,Silvano Cotterle,Giuseppe Crasnich,Federico D'Acierno,Sebastiano D'Agostino,Domenico De Carlo,Marcello De Carlo, Aldo De Guarrini,Eugenio Destallis,Vittorio Fattoretto,Severino Ferluga,Giacomo Foti, Renato Gallinari,Lionello Gallopin,Giovanni Gaspa,Eugenio Gherghetta,Giorgio Iabichella,Aurelio Idà,Vincenzo Isidori,Prospero Italiano,Giorgio Labinaz,Guglielmo Leghissa,Antonio Liaci,Michele Lubrano,Giulio Luccardi,Francesco Manos,Francesco Marcangione,Nella Maurutto,Giuseppe Miceli, Emanuele Miscali,Giuseppe Morello,Francesco Olivieri,Nicola Palumbo,Tommaso Pano,Antonio Pellaschiari,Vincenzo Pellicani,Emilio Ennio Pizzuti, Edmondo Polidoro,Vasco Pucci,Michele Rimanelli, Antonio Rizzo,Rocco Rollo,Angelo Rossi,Riccardo Rossi,Iginio Salvini,Aldo Santini,Carmine Satta,Giuseppe Schionti,Francesco Scommegna,Ermanno Spanghero,Rocco Tanzariello,Claudio Tossut,Giacomo Valenti,Romano Zorzetti


Questo l'elenco completo dei nominativi della ricerca come pubblicata sul Piccolo a cui si vorrebbero dedicare  forse una lapide in Monfalcone come riportato dal quotidiano del 13 novembre 2019.

Questo l'elenco delle vittime secondo la ricerca di Renato Antonini: Girolamo Aiello, Antonio Andrei*, Stanislao Andrei*, Noè Anni, Settimio Anzichi, Isidoro Balos, Aldo Bampi, Pietro Bassanese, Liana Lucinda Benaglia, Domenico Bendoricchio, Corrado Binetti, Gastone Brandolin, Fausta Candussio, Vasco Cassinadri, Gino Cavazzini, Lorenzo Chessa, Giuseppe Colautti*, Olindo Comandini, Mario Cortese, Silvano Cotterle, Giuseppe Crasnich**, Federico D'Acierno, Sebastiano D'Agostino, Domenico De Carlo, Marcello De Carlo*, Aldo De Guarrini, Eugenio Destallis, Vittorio Fattoretto, Severino Ferluga, Giacomo Foti, Renato Gallinari, Lionello Gallopin***, Giovanni Gaspa, Eugenio Gherghetta, Giorgio Iabichella, Aurelio Idà, Vincenzo Isidori, Prospero Italiano, Giorgio Labinaz****, Guglielmo Leghissa*, Antonio Liaci, Michele Lubrano, Giulio Luccardi*, Augusto Maggio, Francesco Manos, Francesco Marcangione, Nella Maurutto*, Giuseppe Miceli*, Emanuele Miscali, Giuseppe Misciali, Giuseppe Morello, Francesco Olivieri, Nicola Palumbo, Tommaso Pano, Antonio Pellaschiari, Vincenzo Pellicani, Emilio Ennio Pizzuti, Edmondo Polidoro, Vasco Pucci, Michele Rimanelli, Antonio Rizzo, Rocco Rollo, Angelo Rossi**, Riccardo Rossi**, Iginio Salvini*****, Aldo Santini, Carmine Satta, Giuseppe Schionti*, Francesco Scommegna, Ermanno Spanghero******, Rocco Tanzariello, Claudio Tossut, Giacomo Valenti, Romano Zorzetti**. (* nato a Monfalcone, ** San Canzian, *** Ronchi, ****Gorizia, *****Villesse, ******Turriaco).


Da annotare che i nominativi di Augusto Maggio e Giuseppe Misciali, sono anche, insieme ad altri già indicati nell'elenco della RSI, in quello dell'Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, quelli di Stanislao Andrei e Settiminio Anzichi non risulterebbero essere presenti in nessuno di questi due elenchi. Mentre Todde, come segnalato nell'errata corrige della pubblicazione di Antonini, poiché rientrato a casa nel '48 non va considerato come disperso.


mb

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