C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

2020, l'anno della liberazione in Egitto?



Il 2020 potrebbe essere l'anno della grande svolta in Egitto, oppure l'anno della grande repressione. E' stato già annunciato da Mohamed Ali,  che il 2020 sarà l'anno della caduta di Al Sisi. Mohamed Alì che con i suoi segreti, da Barcellona, ha mobilitato migliaia di egiziani, contro un regime dittatoriale pericolosissimo, che ha reagito con la mano pesante. Migliaia di detenzioni.
L'Egitto tra corruzione, povertà, diseguaglianze sociali, analfabetismo diffuso, violazioni di diritti umani, d'altronde non si è mai vista una dittatura essere rispettosa dei diritti umani, è sul punto di implodere. Sarà la rivoluzione della pancia, sarà la rivoluzione per avere più democrazia, ma ci sono tutte le condizioni perchè in Egitto nel 2020 possa accadere qualcosa di importante e sarà l'anno, tra le altre cose, delle elezioni americane. Al momento l'Egitto continua a presentarsi al mondo, che ha il prosciutto sugli occhi, come una meravigliosa vetrina splendente, quello che si nasconde dietro quella vetrina, non viene mostrato. Cioè il vero Egitto di Al Sisi, che ha preso il potere, ricordiamolo, con un colpo di Stato, non democraticamente e l'unico presidente democraticamente eletto nella storia d'Egitto, Morsi, è stato ucciso in carcere, a causa dei trattamenti beceri che ha dovuto subire essendo il suo stato di salute incompatibile con il regime carcerario a cui sottoposto. Ucciso e sepolto nel giro di un niente. Perchè non doveva diventare un martire. L'Egitto, questo Egitto, teme il suo popolo. Lo compra con pacchi regalo, di cibo, con scorte di medicine, di materiali scolastici quando capita, nei momenti in cui ha bisogno del suo voto, come successo nel fantomatico referendum per l'approvazione della riforma costituzionale che ha costituzionalizzato la dittatura, con poteri enormi ai militari, anche di natura governativa, e prorogando ad oltranza il potere del dittatore Al Sisi.
Insomma, il 2020 sarà l'anno della verità in Egitto.

mb


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