C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

La prima staffetta "tomica" di Ronchi. 5 km di passione per la mularia bisiaca


All'improvviso per le strade di Ronchi sono apparsi degli atleti, delle atlete, con in mano una pentola, o meglio tenuta con due mani. E correvano, e parecchio. Seguiti dalle biciclette, tra chi incitava, tra chi teneva il tempo. Forza muli, forza mule, lo si è sentito più volte. Chi suonava il clacson divertito, chi non capiva cosa stesse succedendo. Si correva in parte sulla strada, in parte sui marciapiedi, si attraversava la strada rigorosamente sulle strisce pedonali, correndo. E' stata la prima uscita della staffetta "tomica" di Ronchi. Evento di accompagnamento al Curling Bisiac che si prepara alla sua settima edizione, già record. Una sessantina le squadre che questo inverno cercheranno di sottrarre il trofeo alle Alci di Vermegliano. Intanto, tra un bar e l'altro, tenendo in mano la tomica e bevendo, non acqua, salvo per i minorenni, ancora una volta Ronchi ha mostrato uno dei suoi lati più divertenti e migliori.
Si è partiti dalla Taverna di Vermegliano, borgo di Ronchi dove Adulatori e Alci di Vermegliano si sfidano anche a colpi di cartelli stradali, poi la prima sosta al Bar Viale, per proseguire verso la pasticceria Rossitti, appena lasciato Vermegliano. Poi, percorrendo in parte il canale dei Dottori, una sosta volante Bar Acli, e subito dopo all'Osteria al Tempo Perso, ma cercando di perdere il meno tempo possibile, per puntare alla penultima tappa, l'Osteria la Mariuta,  per arrivare al  sospirato traguardo del Lucca. 5 km di fuga per la gloria. Una corsa amatoriale, ma con lo spirito tipico del curling, la competizione c'era, eccome, con tempi, anche notevoli per essere una corsa amatoriale, aperta a tutti, a qualsiasi età e anche a chi con disabilità, perchè questo è lo spirito del curling.  14 le squadre partecipanti. Hanno vinto le Alci, per chiudere il 2019 in bellezza dopo aver conquistato la coppa d'oro del Curling Bisiac con un tempo di 20,18.


E' stato un primo tentativo sperimentale, riuscito. Grazie a Ronchi Live, a chi vi ha partecipato oltre che anche alle forze dell'ordine locali, che hanno fatto quello che hanno potuto. La prima è riuscita, se sarà anche la seconda, lo scopriremo prossimamente, con tutte le migliorie che sicuramente non mancheranno. 
mb

Alcune foto della prima staffetta del Curling Bisiac























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