La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Anche Trieste avrà il monumento a Ressel. Verranno poste delle eliche giganti

La proposta di erigere una statua a Ressel era nata in contrapposizione alla fuorviante statua che in piazza della Borsa si vuole porre nei prossimi mesi, nell'ambito della celebrazione dell'occupazione della città di Fiume. Avvenuta il 12 settembre del 1919, e chissà che la statua in piazza della Borsa, salvo doverosi passi indietro, non verrà inaugurata proprio quel giorno. Il 12 settembre. D'altronde l'operazione D'Annunzio è politica non culturale. Rientra nell'ottica della celebrazione di quell'evento. Occupare una città per annetterla all'Italia. Ressel,  nato in quella che è l'attuale Repubblica Ceca e morto in Lubiana, a Trieste visse dal 1821, per 36 anni. Noto soprattutto per l'invenzione dell'elica  per la progettazione e la costruzione della nave Civetta per il collegamento tra Monfalcone con l'Istria. Alla sua morte dei cittadini si organizzarono per realizzare nella città, allora, austriaca di Trieste, un monumento.Che troverà poi spazio, invece, a Vienna oltre che a Lubiana, ma non a Trieste.

A lui a Trieste c'è dedicata una piccolissima via, che porta il nome italianizzato in Giuseppe, anziché in Josef.  E tra Basovizza e Lipizza a lui è intitolato un percorso. Ora, a quanto pare, l'assessore  regionale all'Ambiente ed energia ha espresso la volontà di "onorare la sua figura mettendo delle enormi eliche a 2-3 ingressi della città. Così non rimarrà inosservato che questo triestino d'adozione ha avuto questa geniale intuizione che ha segnato la svolta nella navigazione". Ennesimo recupero della memoria austriacante della città, che si prepara dopo il monumento a Maria Teresa a realizzare un nuovo monumento a un personaggio legato alla storia e della Trieste asburgica.

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