Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Ad Aquileia verranno esposti beni ritrovati e appartenuti a famiglie durante l'Impero Austroungarico. Rimarranno in Friuli?

Per i suoi 2200 anni dalla fondazione, ad Aquileia ritorneranno per una mostra, dal titolo “Magnifici Ritorni. Tesori aquileiesi dal Kunsthistorisches Museum di Vienna”, ben 110 reperti provenienti dal Kunsthistorisches Museum. Si tratta di una serie inestimabile di testimonianze rinvenute ad Aquileia e appartenute a collezioni private di famiglie locali quando la città era parte dell'impero asburgico. Si tratta di beni rinvenuti ad Aquileia, e  una volta giunti in Friuli, ci si domanda se rimarranno qui, in Friuli, poichè si tratta di beni, di reperti archeologici restituiti dal ricchissimo sottosuolo aquileiese, ed esposti nella collezione permanente del Kunsthistorisches Museum di Vienna?
La Mitteleuropa intesa come l'essere conservatori rispetto alle moderne idee liberali, proprie della Rivoluzione Francese, non c'entra niente con il fantomatico ponte che si vorrebbe costruire tra Vienna e la città friulana. E' sicuramente importante mantenere il rapporto consolidato, perchè all'interno dell'Europa, tra la bella capitale austriaca e la storia di Aquileia, però Aquileia,a parte la parentesi asburgica, è giusto che si riappropri di quei beni che sono stati un prodotto della propria storia e terra.

mb
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