Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Cala la popolazione in FVG, scende sotto la soglia di 1milione e 215 mila, ma aumenta immigrazione dal meridione

Oramai lo sappiamo da tempo. I dati, periodicamente, confermano quello che pare, salvo cambiamenti epocali, essere inevitabile. Scendere sotto la soglia di 1 milione di abitanti in FVG. Cala anche la popolazione in Italia per il quarto anno consecutivo. Al 1° gennaio 2019 si stima che la popolazione ammonti a 60 milioni 391mila residenti, oltre 90mila in meno sull’anno precedente (-1,5 per mille). La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55 milioni 157mila unità (-3,3 per mille). I cittadini stranieri residenti sono 5 milioni 234mila (+17,4 per mille) e rappresentano l’8,7% della popolazione totale. La popolazione comunicata dall'Istat per il FVG è pari a 1 milione e 214 mila abitanti. Dunque  circa ben 8.000 mila in meno rispetto al 2008.  L'ISTAT rende noto che anche nel 2018 le regioni del Nord, e in particolar modo quelle del Nord-est, acquisiscono flussi netti positivi dal Mezzogiorno: la Provincia di Bolzano marca un saldo netto del +3,5 per mille, davanti all’Emilia-Romagna (+3,1), alla Provincia di Trento (+2,7) e al Friuli-Venezia Giulia (+2,3). Insomma, sarà l'Italia meridionale,che inesorabilmente si svuota, a contribuire anche a salvare il FVG? Si aspetteranno i meridionali dal Molo Audace di Trieste? Certo, non come negli anni bui del fascismo, per l'italianizzazione forzata. Quelli erano altri tempi. Pare.

mb

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