La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

In FVG concorso in tutte le scuole “Foibe ed esodo: Un Ricordo da non dimenticare”. Il costo è di 150mila euro in tre anni per varie attività


150 mila euro complessivi è il costo preventivato in tre anni anche per sostenere un concorso che dovrebbe interessare tutti gli ordini e gradi di scuole, dunque dalla scuola primaria fino agli Istituti Professionali di Stato e gli Organismi di Formazione Accreditati del Friuli Venezia Giulia. Il tema è “Foibe ed esodo: Un Ricordo da non dimenticare”. Questo quanto prevede una proposta di legge, la numero 21, presentata alla Regione del FVG  dal Gruppo consiliare di Fratelli d'Italia/An.
 
Tenendo conto che nelle scuole, a partire da quella primaria, queste tematiche non vengono mai affrontate, sarebbe interessante capire che tipo di storia possa mai essere narrata dagli studenti.  Soprattutto da parte dei bambini delle scuole elementari.
Visto che si tratta di tematiche delicate, ancora oggi dibattute e che fomentano scontri pesanti stante le strumentalizzazioni ideologiche che emergono da parte di taluni improvvisati anche come storici nazionalisti. 

Da chi sarebbe composta la commissione giudicatrice? Neanche a dirlo: La commissione giudicatrice è normalmente presieduta dal Presidente del Consiglio regionale o da un componente dell’Ufficio di Presidenza da lui delegato; ne fanno parte altri due consiglieri regionali, di cui uno di minoranza, designati dall’Ufficio di Presidenza, nonché quattro esperti designati, uno ciascuno, dalle seguenti associazioni: a) Lega Nazionale Trieste; b) Comitato 10 Febbraio; c) Istituto Regionale per la Cultura Istriana-fiumana-dalmata; d) Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.

Il concorso verrà indetto entro il 30 novembre di ogni anni  e gli elaborati devono essere trasmessi alla struttura consiliare appositamente individuata entro la data indicata nel bando, stabilita in modo da consentire la valutazione e la proclamazione entro la fine del mese di gennaio dell’anno successivo. La premiazione dei vincitori è effettuata il giorno 10 febbraio di ogni anno, o il primo giorno lavorativo utile, in occasione della celebrazione del “Giorno del Ricordo” istituito con la legge 92/2004. Gli studenti proclamati vincitori del concorso, in numero non superiore a 6, e i loro accompagnatori, uno a persona, sono premiati con un viaggio, a spese del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, nelle terre della Venezia Giulia, Istria, Fiume e della Dalmazia, secondo itinerari predisposti annualmente, con visite alle Foibe di Basovizza e Monrupino, al Museo Centro Raccolta Profughi di Padriciano e al Magazzino 18, nonché agli altri luoghi simbolo della tragedia giuliano-dalmata di volta in volta individuati ed accessibili.
Lo scopo di questa legge, si legge nei primi articoli, è quello di consentire alla Regione del Friuli Venezia Giulia di  promuovere e sostenere attività dirette a diffondere e valorizzare il patrimonio storico, culturale, letterario e artistico della memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, tragedia nazionale e testimonianza della brutale violazione dei principi di libertà, rispetto dei diritti umani, autodeterminazione dei popoli proclamati dalla Carta dell’ONU e della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Tutto ciò potrà avvenire oltre al citato concorso anche tramite la pubblicazione di studi, ricerche, saggi e di materiale audiovisivo, raccolta di materiali e testimonianze in ordine alle vicende delle vittime delle foibe e dell’esodo istriano-fiumano-dalmata; iniziative volte a diffondere fra i giovani, nella scuola, nell’università e nei luoghi di lavoro,la conoscenza storica della tragedia delle foibe e dell’esodo istriano-fiumano-dalmata; l’allestimento di mostre e l’organizzazione di convegni di studio, di dibattiti e di viaggi d’istruzione nei luoghi della memoria in Italia e in quelli oggi ricompresi nel territorio statuale della Repubblica di Slovenia e della Repubblica di Croazia; concorsi, premi e contributi a tesi di laurea, opere letterarie, cinematografiche e teatrali; manifestazioni celebrative nelle località giuliane, istriane, fiumane e dalmate, teatro di episodi significativi della tragedia dell’esodo e delle foibe, con il coinvolgimento delle associazioni costituitesi per diffondere le attività considerate nei momenti d’incontro con le comunità e le scuole italiane presenti nelle Repubbliche di Croazia e Slovenia.

Insomma, tanta roba al fuoco. Vedremo se questa proposta di legge avrà seguito in Consiglio regionale o meno. Certo, che se tutto ciò, si muoverà sull'ondata emotiva del film Red Land, che ci sia augura abbia la minor diffusione possibile, non dovrebbe stupire, perchè alla fine dei conti l'equiparazione giorno del ricordo con la Giornata della Memoria, è oramai ad un passo. Un passo antistorico sconcertante, eppure è così che vedrà nella scuola il suo terreno d'attacco preferito.

Marco Barone 

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