C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

Immagine
    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

I muri di Gorizia presi d'assalto da filo-nazisti


Può essere stata una bravata o meno, una ragazzata o meno, ma l'unica cosa certa è che i muri di Gorizia sono stati effettivamente presi di mira  non da un semplice "vandalo" ma da una mano che conosce la simbologia dell'esoterismo nazista e non solo. Ad esempio è stata fatta una scritta a sostegno dei NAR, gruppo neofascista italiano ritenuto responsabile di 33 omicidi oltre che del coinvolgimento nella strage di Bologna. 
Scritte in inglese, di carattere religioso, che inneggiano anche al Papa emerito Ratzinger e tale "amore" manifestato imbrattando i muri per tale Papa avrebbe un senso seguendo lo schema di questa mano che può essere maschile o femminile, ovvero per  i suoi  controversi rapporti pregressi con il nazismo, poichè venne iscritto alla gioventù hitleriana ed ebbe determinati ruoli nell'esercito tedesco. 


Mentre era certamente una bufala la famosa foto che accostava questo Papa ad Hitler. Senza dimenticare la svastica all'interno del cerchio che ricorda il nazismo più grezzo, della prima ora. Per alcuni si firma come 33c, ma in realtà i caratteri citati potrebbero fare riferimento all'alfabeto runico, usato anche questo dai nazisti ed il risultato non sarebbe 33 c.



L'evoluzione della runa nel Fuþark antico durante i secoli a cui si ispirerà la simbologia nazista


Quello che va evidenziato con forza è che si tratta di un chiaro atto politico, guidato da una chiara ideologia che ha portato ad imbrattare i muri di Gorizia, strumentalizzando anche alcune situazioni, in un modo che in città non si vedeva probabilmente da lungo tempo ma realizzatesi in un contesto sociale che globalmente facilita e agevola questi modi di fare e pensare. Cose già viste.

Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot