La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Migranti: il FVG si prepara a diventare una piccola fortezza nell'Europa in trincea

Il calo degli sbarchi è impressionante. Siamo quasi all'80% in meno rispetto al pregresso che comunque non aveva determinato alcuna emergenza ma semplicemente una cattiva gestione del sistema. La questione dei migranti è stata la tematica principale che ha caratterizzato la lunga campagna elettorale perchè il Paese essendo in stato di declino e non potendosi assumere le proprie responsabilità anche grazie ad operati disastrosi e sinistri di chi ha governato sino ad oggi serviva la giusta arma di distrazione di massa su cui concentrare e dirottare tutti i sensi di frustrazione dell'Italia. 
E lo strumento eccellente in un Paese dove il razzismo è sempre stato di casa, a partire da quel ridicolo non sono razzista ma,  non poteva che essere la questione dei migranti. A ciò si sono prestati corrotti, mafiosi, il business di chi vi ha mangiato e speculato, non poteva essere altrimenti prestando il fianco a chi costoro voleva colpire. Meglio parlare di migranti che di cose irrisolvibili. Come il lavoro, il debito pubblico, la scuola, la sanità, la mobilità, l'ambiente. Con la gran parte del sistema mediatico che si è prestato a tutto ciò. Ed il FVG che nella sua storia per la prima volta vede il 70% dei capoluoghi delle UTI essere a destra, gli ex capoluoghi di provincia essere a destra e la Regione essere a destra, non poteva che diventare una piccola fortezza. 
Una regione destinata allo spopolamento, tra meno di 50 anni si scenderà sotto il milione di abitanti. Che non ha mai digerito i 5000 richiedenti asilo, che vede metà della sua popolazione essere o pensionata o senza lavoro, non poteva che essere tale. Diventare una piccola fortezza credendo di essere invalicabile. Ma di fortezze invalicabili non esistono. Incrementeranno i controlli di retrovalico con Austria e Slovenia, senza dimenticare che la rotta balcanica non è mai arrivata qui direttamente, si taglieranno i finanziamenti all'accoglienza, fittiziamente diffusa, è fallita in modo clamoroso ed ha interessato pochi Comuni della regione, la gran parte hanno detto no, anche di sinistra, trincerandosi dietro scusanti burocratiche, e nasceranno centri di espulsione e detenzione perchè i richiedenti asilo in giro non li dovrà vedere più nessuno. Così nessuno potrà lamentarsi che costoro andranno ad occupare le panchine, a radunarsi in qualche bar per connettersi ad internet, a fare la spesa in qualche market, a dormire su qualche strada od occupare lo spazio d'ombra riservato a qualche friulano o giuliano doc.  Il punto è dopo i migranti, chi ci sarà? Tutta l'Europa intanto va in trincea paradossalmente proprio nell'anno del centenario della fine prima guerra mondiale. Non potrà arrivare nulla di buono da tutto ciò. Si respira aria di conflitto. 

Marco Barone

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