Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato, tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193
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Ronchi ed il caso della presunta bestemmia:vogliamo il Ronkistan?Aboliamo l'illecito della bestemmia
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Si rimane veramente sconcertati per il processo che si sta intentando ad un Sindaco per aver forse o non forse "bestemmiato" o realizzato un turpiloquio. E non è una questione di essere di destra o di sinistra, ma semplicemente di buon senso. E' sicuramente più grave, più indegno ed irrispettoso l'aver riportato un coniglio nell'emblema storico del Comune di Ronchi, per attaccare l'amministrazione comunale, atto compiuto da una forza politica, che aver eventualmente manifestato all'interno di un Consiglio comunale una espressione volgare passibile anche di illecito amministrativo, eventualmente.
Come è noto in Italia esiste ancora
l'illecito in caso di "bestemmia"comportamento penalmente rilevante sino
al 30 dicembre 1999, quando con il decreto legge numero 55/1999 è stato
depenalizzato il tutto. Attualmente il codice penale prevede al suo
articolo 724* comma 1 che "Chiunque pubblicamente bestemmia, con
invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità o i Simboli o le
Persone venerati nella religione dello Stato, è punito con la sanzione
amministrativa pecuniaria da 51 euro a 309 euro ." Ma quanti sono quelli che
almeno una volta nella loro vita non hanno mai bestemmiato? Si dovrebbe sanzionare mezza o forse anche più Italia? O che ricorrono alla bestemmia come reazione ad un momento impulsivo di rabbia? E ciò non avviene con l'intento di offendere la religione od una divinità che per miliardi di persone comunque non esiste e per altri invece esiste. Qualcuno vorrebbe una situazione tipo Pakistan? E dunque da questo
momento potremmo parlare di Ronkistan? L'Espresso nel 2014 segnalava che "Il Pakistan non prevede la condanna a
morte per apostasia, ma ha
perseguitato migliaia di persone da quando ha introdotto le leggi
anti-blasfemia (ancora in vigore) nel 1988. Per essere condannati basta
una bestemmia in pubblico." Certo è vero che il reato di bestemmia,
esiste più o meno dai tempi del fascismo ed aveva lo scopo di tutelare
esclusivamente la religione cattolica, per le altre bastava il reato di
turpiloquio. Perché possa affermarsi tale fattispecie l'autore può
essere chiunque, si va oltre l'intenzione, il fatto che sia abitudine o
caratteristica del linguaggio comune non ha rilevanza, deve avvenire, la
bestemmia, in luogo pubblico, non in un luogo privato, e sussiste in
linea di massima se si bestemmia contro Dio, non contro la Madonna ed i
santi. Certo, si potrà essere presenti innanzi ad una situazione ove si vanno a menomare i principi minimi della
costumatezza, della pudicizia e del decoro avvertiti dalla
popolazione, in un Paese quale l'Italia violentato dalla corruzione e dalle mafie, è ovviamente questo il problema. Ma cerchiamo di essere seri e recepire il superamento di questo assurdo illecito amministrativo come richiesto da parte dell’Onu, dell’Ocse e del Consiglio d’Europa. Impariamo dal Regno Unito, come hanno fatto in Inghilterra e Galles, dove i reati di blasfemia sono stati aboliti nel 2008 piuttosto che tentare processi pubblici sul nulla. Se è questo il nuovo che avanza, che dire?
Marco Barone
* La Corte costituzionale
con sentenza 18 ottobre 1995, n. 440 ha dichiarato l'illegittimità del
presente comma limitatamente alle parole "o i simboli o le persone
venerati nella religione dello Stato".
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecchia n
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"
Bruxelles, come è noto, è sede delle più importanti istituzioni dell'Unione Europea. Una città affascinante, particolare, simbolo dell'alta borghesia, dove architettura moderna e tradizionale cercano, con poco successo, di convivere. L'Unione Europea rivendica spesso principi che ruotano intorno alla dignità delle persone, no alla donna oggetto, penso per esempio alla Risoluzione sulla discriminazione della donna nella pubblicità del 1997 al cui punto 10 si scriveva testualmente che il Parlamento europeo invita il settore della pubblicità a rinunciare in concreto e interamente a sminuire la donna a oggetto sessuale dell'uomo attraverso espedienti tecnici e raffigurazioni immaginose come il ridurre il ruolo femminile alla bellezza fisica e alla disponibilità sessuale . Certo, comprensibile. Ma a pochi minuti dal Parlamento europeo esiste un vero e proprio quartiere a luci rosse. Esistono anche agenzie di escort, club privati-scambisti, e donne in vetr
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