La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

Immagine
Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Ronchi: ciao Partigiano Dino Pressacco



Uno degli ultimi, non l'ultimo, partigiano di Ronchi se ne è andato. Il 29 novembre si sono svolti i funerali di Dino Pressacco. Il direttivo dell'ANPI di Ronchi si stringe al dolore della sua famiglia e vuole ricordare Dino attraverso la memoria di Mario Candotto. "E' stato, Dino, uno dei primi partigiani ronchesi che si è arruolato nella Brigata Proletaria, insieme a Blasutti Umberto e Gregoris Aldo, poi, finita la storica e dura battaglia di Gorizia prenderà parte al Battaglione triestino d'assalto prima e Brigata Triestina poi. Combatterà anche nella zona di Cormons con i GAP locali. Presente in tutte le battaglie che hanno caratterizzato questa formazioni, di lui si ricordano due episodi particolari. L'aver preso parte all'attacco di una colonna nazista nei pressi di Renče, una sua cattura insieme ad altri partigiani come Zotti Egidio e Villibaldo Devetti, e si salvò grazie ad una fuga a dir poco rocambolesca gettandosi in un dirupo e scampando alle mitragliate dei tedeschi. Ma scamperà anche per una seconda volta alla cattura da parte dei nazisti, inseguito dai tedeschi si salvò perchè riusci a camuffarsi da commerciante entrando in una bottega. Il suo contributo alla lotta di liberazione durato praticamente dall'inizio della resistenza fino al primo maggio del '45 è stato importante, finita la guerra, lo si ricorda come una persona riservata, umile."

Marco Barone

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot