C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Dal 2012 in Italia aumentano le richieste d'asilo dall'Egitto, ma sono sempre poche rispetto alle necessità

Sarà per quello che è accaduto dopo la fantomatica "rivoluzione" del Nilo, ma è dal 2012 che in Italia a livello statistico emerge con chiarezza la sezione dedicata all'Egitto, che prima si perdeva nel banale altri in merito alla delicata questione delle richieste d'asilo.

Ad oggi in Italia la comunità egiziana presente è tra le prime dieci straniere, e la quasi totalità di egiziani presenti in Italia lo sono a titolo di lavoro, bassissime le percentuali di egiziani presenti nel nostro territorio in qualità di titolari di richieste d'asilo o per aver conseguito il relativo status. Ad esempio nel 2016 la percentuale di permessi rilasciati per motivi umanitari o di asilo è stata solo del 2,4% era del 6,4% nel 2015, le richieste d'asilo invece si mantengono su una media significativa, il picco è stato toccato sicuramente nel 2013 con poco più di 900 richieste, 589 erano nel 2015, 787 nel 2016 cifra che può essere raggiunta o superata in questo 2017 siamo poco oltre le 700 richieste d'asilo a novembre 2017. La media delle richieste respinte è di circa il 40-45%.

Forse è il caso di valutare l'apertura di corridoi umanitari in Egitto per dare la possibilità ai giovani e non giovani di quel Paese di fuggire da un regime criminale, con il quale l'Italia ha normalizzato i rapporti perchè gli oltre 5 miliardi di euro di affari fanno gola, tanta gola e vengono prima di ogni tutto?  D'altronde abbiamo giustificato la spesa folle di miliardi di euro per i noti F35 proprio perchè consentirebbero l'apertura segreta di questi corridoi umanitari, no?

Quanti sono i visti richiesti dai giovani egiziani all'ambasciata Italiana per venire in Italia? Quanti quelli concessi? Quali solo le reali possibilità che hanno gli egiziani di trovare riparo in Italia? Difficile a dirsi, visto come gira il mondo e visto che stiamo pagando torturatori per imprigionare povere persone in campi di concentramento libici. E poi abbiamo anche il coraggio di dare lezioni o fare la morale in materia di diritti umani, noi che abbiamo usato il gas in Africa ed ispirato il nazismo e non solo alle peggiori atrocità e che oggi ci stiamo comportando come delinquenti verso i diritti umani e la dignità umana. D'altronde basta farsi un giro nelle nostre città, da Gorizia alle rive dell'Isonzo lungo Gradisca, alle periferie romane, alle città del Sud, ovunque, o quasi perchè qualche eccezione esiste, per vedere quanto siamo accoglienti noi italiani. 

Marco Barone


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