Il tempo si è letteralmente fermato alla stazione di Miramare di Trieste

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Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a  Grignano come in nessun altro luogo a Trieste.  Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura  conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a

Fino a 2 anni di galera e 50 mila euro di multa per chi tenta conversione orientamento sessuale su minore

Arriva una giusta proposta di Legge a firma di diversi deputati, atto 4026, presentata il 5 settembre 2016, che vuole sanare una lacuna sussistente, tanto per cambiare, nel nostro Ordinamento. Il tutto parte dal noto caso di Leelah Alcorn. Il 28 dicembre 2014, un’adolescente transgender di Kings Mills, Ohio, ha scelto di gettarsi sotto un camion in corsa per mettere fine a una vita già fortemente segnata all’età di 17 anni. Come si legge nel testo della proposta "Leelah non aveva retto il rifiuto della sua famiglia di fronte alla scelta di dire la verità sulla sua identità, sui suoi sentimenti e la sua percezione di sé. Quando a 16 anni Joshua aveva chiesto ai suoi genitori l’autorizzazione ad iniziare quel percorso di transizione che l’avrebbe accompagnata a diventare ciò che sentiva a tutti gli effetti di essere, una ragazza, il padre e la madre non avevano voluto ascoltare le sue suppliche. Al contrario i due genitori, appartenenti a una comunità cristiana molto tradizionalista, avevano deciso di seguire ogni strada possibile per « curare » loro figlio, rivolgendosi a degli pseudoterapeuti specializzati nella cosiddetta « terapia di conversione dell’orientamento sessuale », una pratica stigmatizzata dalla letteratura scientifica e dal mondo accademico ufficiale. Oggi Leelah è diventata un simbolo per la comunità LGBTI ( lesbiche, gay, bisessuali e transgender e intersessuati). Anche Obama, nel 2015, ha sostenuto il progetto di legge  per bandire i  trattamenti di conversione dell’orientamento sessuale dei minori. D'altronde come ha denunciato la World Psychiatric Association ( WPA ) sono da considerarsi « antiscientifiche, non etiche, inefficaci e dannose », sostenendo la loro inefficacia scientifica e sottolineando i danni e gli effetti deleteri di questi trattamenti. La WPA, rileva anche che: "non vi è alcuna prova scientifica che l’orientamento sessuale possa essere modificato. Inoltre, le cosiddette terapie di conversione dell’omosessualità possono alimentare pregiudizi e discriminazioni e sono potenzialmente pericolose". E dunque all'interno di questa proposta di Legge emerge chiaramente che "chiunque, nell’esercizio della professione di psicologo, medico psichiatra, psicoterapeuta, terapeuta, consulente clinico, counsellor, consulente psicologico, assistente sociale, educatore o pedagogista, faccia uso su soggetti minorenni di pratiche rivolte alla conversione dell’orientamento sessuale è punito con la reclusione fino a due anni e con la multa da 10.000 a 50.000 euro." La condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la confisca delle attrezzature utilizzate e non solo.  Bene. Ora non resta che attenderne l'approvazione, sperando che possa arrivare quanto prima.
Marco Barone

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