Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano
Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,
Se chiude l'EDIT, si prospetta un veloce (e voluto) inpoverimento culturale dell'etnia italiana in Slovenia e Croazia. Mi sa che c'e' l'intenzione di annientare una nazione autoctona
RispondiEliminaci sono fatti: i fascismi e la loro puzza schifosa e violenta,verbale prima ,fisica poi,stanno diffondendosi in tutta EUROPA,in primis nell'est che li vede fomentati da divisioni tribali in primis.Non esiste IL solito vittimismo contro gli italiani COME ETNIA ,che hanno scelto loro con l'esilio di ABBANDONARE QUEI TERRITORI,troppo celermente ,a differenza di altri popoli che invece in pessime situazioni hanno resistito......
RispondiEliminaLA VOCE DEL POPOLO: I posti di lavoro andrebbero difesi soprattutto dal governo italiano proprio per seminare di multietnicita'questi territori,MA questi governi pensano a ben altro che a 20 30 lavoratori....