Il Batiscafo Trieste, costruito nel Territorio libero di Trieste, omaggiato dalla CIA e dalla NASA .Questo è il nome di Trieste che ci piace far emergere nel mondo
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C'era una volta il Territorio Libero di Trieste, sulla carta almeno, anche se il governatore non venne mai nominato. Una zona cuscinetto tra comunismo e capitalismo, tra Oriente ed Occidente, amministrata dal giugno del 1945 fino al 26 ottobre del 1954 dagli angloamericani. E poco meno di un anno dalla fine del TLT, nei cantieri navali triestini venne realizzato un batiscafo che fece la storia del mondo. Un batiscafo dimenticato dai più, ma che è stato omaggiato dalla CIA e anche dalla NASA come si può leggere nei rispettivi siti. Costruito nel 1953 dal fisico svizzero Auguste Piccard a
Trieste, acquistato dalla US Navy. Divenne famoso a livello
internazionale quando il 23 gennaio 1960 fu il primo batiscafo pilotato
a raggiungere il fondo della Fossa delle Marianne. Una foto bellissima sul
sito della CIA ritrae il gigante URSUS con il batiscafo Trieste. Due giganti del
mare che hanno fatto la storia con il nome di Trieste. Nel sito della NASA si ricorda, a tal proposito, che due imprese complesse hanno posto i primi passi dell'umanità verso l'astronautica. "Due navi non comuni di nome Trieste e Triton, sponsorizzate dalla Marina degli Stati Uniti, fecero dei viaggi attraverso i quali sondarono la profondità dei mari solo un anno prima che gli uomini fossero in grado di avventurarsi verso l'alto, nel vuoto dello spazio". Ricordano che il Trieste discese sul fondo del punto più profondo degli oceani. "I viaggi del Trieste e Triton simboleggiavano una traduzione accelerata della fantascienza nella realtà del XX° secolo". Concludono, affermando che "questi viaggi non solo hanno dimostrato incredibilmente la capacità dell'uomo di saper esplorare ed essere pioniere verso nuove frontiere, ma hanno anche simboleggiato alcune complesse interrelazioni tra più discipline". Ecco, questo è il nome di Trieste che ci piace far emergere nel mondo e non certamente quello che sta venendo a galla in questo autunno che si spera possa finire presto nel dimenticatoio.
mb
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