La bellezza di una città non è data dalle sue statue, dai suoi fiori o piazze rinnovate, ma dalla convivenza civile. Convivere pacificamente, ognuno con le proprie identità, peculiarità, nello stesso contenitore, insieme. Nulla di più bello di questo può esserci in una città, il resto, è solo specchietto per le allodole. mb
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Andrà tutto bene, certo, mentre l'Italia collassa
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Ha creato commozione mediatica il vedere le scie luminose del tricolore sul ponte di Genova che rinasce dopo la catastrofe nazionale nell'agosto del 2018, centinaia di sfollati, 43 vittime. L'Italia che si abbraccia intorno al tricolore luminoso che si allunga da Trieste, ad Atene . Intanto, il Paese è al collasso. Collasso sociale, collasso economico, collasso psicologico e anche strutturale. In due settimane son crollati due ponti, uno in Sardegna, uno in Toscana, nel Paese dove l'incredibile narrazione dell'andrà tutto bene sembra raccontare una favola che finirà a lieto fine, quando qui si è all'interno di un film horror con migliaia di morti, posti di lavoro persi, un futuro che non si sa come sarà e dove ci condurrà. Non abbiamo più certezze. Questa è la realtà. E ciò è agghiacciante. Ci sono state delle responsabilità per come affrontata l'emergenza, su più livelli, è inspiegabile altrimenti quanto sta accadendo con oltre il 10% del personale sanitario contagiato da un virus. Ci si ammala negli ospedali! Non è stato il coronavirus a piegare l'Italia, ma incapacità e irresponsabilità, quelle che volevano insabbiare e che cercheranno di insabbiare. Intanto, si iniziano ad assaporare i primi colpetti che si sferrano Regioni e governo centrale, siamo solo all'inizio di una resa dei conti che sarà durissima, in un Paese dove c'è chi confida in un colpo di stato per risolvere il tutto, che si appresta ad avvicinarsi al centenario della marcia su Roma e che ha visto lo spirito fascista riemergere con estrema potenza in questa emergenza, grazie a chi ha imposto una scellerata narrazione di guerra, mentre per la prima volta il 25 aprile e anche il 1 maggio non si potranno festeggiare, e c'è chi se ne rallegra nell'Italietta che non ha mai avuto una Norimberga e dove la colpa è sempre degli altri. Andrà tutto bene,certo, mentre l'Italia collassa...
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecchia n
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"
Bruxelles, come è noto, è sede delle più importanti istituzioni dell'Unione Europea. Una città affascinante, particolare, simbolo dell'alta borghesia, dove architettura moderna e tradizionale cercano, con poco successo, di convivere. L'Unione Europea rivendica spesso principi che ruotano intorno alla dignità delle persone, no alla donna oggetto, penso per esempio alla Risoluzione sulla discriminazione della donna nella pubblicità del 1997 al cui punto 10 si scriveva testualmente che il Parlamento europeo invita il settore della pubblicità a rinunciare in concreto e interamente a sminuire la donna a oggetto sessuale dell'uomo attraverso espedienti tecnici e raffigurazioni immaginose come il ridurre il ruolo femminile alla bellezza fisica e alla disponibilità sessuale . Certo, comprensibile. Ma a pochi minuti dal Parlamento europeo esiste un vero e proprio quartiere a luci rosse. Esistono anche agenzie di escort, club privati-scambisti, e donne in vetr
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