Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

La Via della Seta il coronamento di 50 anni di rapporti diplomatici tra Italia e Cina

Il 6 novembre 1970, la Cina e l'Italia stabiliranno relazioni diplomatiche formali, ufficiali. Da quel momento, sarà un crescente di rapporti. Con visite reciproche di capi di Stato, ministri e personalità varie. E nel 2020 saranno, dunque, 50 anni, di rapporti diplomatici tra Italia e Cina. E la Via della Seta potrebbe esserne il coronamento. Uno degli organi più importanti che caratterizza i rapporti tra queste due realtà, è il Comitato intergovernativo Italia-Cina  istituito nel maggio 2004, in occasione della visita del Primo Ministro cinese Wen Jiabao a Roma e presieduto dai due Ministri degli Esteri. Nel sito del Ministero degli Esteri cinesi, l'attenzione è focalizzata soprattutto sull'anno  2013, quando la partnership strategica globale tra la Repubblica popolare cinese e la Repubblica italiana ha continuato ad approfondire e gli scambi e la cooperazione in vari campi, passando dalla dichiarazione congiunta sul rafforzamento della cooperazione agricola tra la Cina e sei paesi dell'Europa meridionale, dall'operazione di China National Petroleum Corporation che ha acquisito il 28,57% della quota di ENI East Africa, alla creazione del Centro di Ricerca Tessile Cina-Italia nella Regione Toscana, all'iniziativa della flotta della marina cinese quando realizzò una missione di scorta collaborando con la flotta italiana, a ben  60 rapporti di collaborazione, gemellaggio di province / città / regioni di amicizia tra i due Paesi. Insomma, i rapporti tra Italia e Cina, non nascono oggi, ma sono frutti di un lavoro di collaborazione, che ha attraversato la seconda metà dello scorso secolo per arrivare oggi a vedere nell'Italia una pedina fondamentale per la conquista del globo da parte del sistema cinese.
mb

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