La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Chi persuade utilizzo del velo per motivi religiosi, rischia fino a due anni di galera e 30mila euro di multa

Una proposta di legge semplicemente incredibile, sconcertante, per alcuni passaggi che contiene, presentata alla Camera da alcuni deputati di Forza Italia. Che a quanto pare per non perdere il treno leghista, hanno deciso di unirsi allo stesso treno che corre ad alta velocità sul binario di un Paese sempre più chiuso e conservatore, e radicale nel suo essere "cattolico".
In Italia, come è noto, da tempo si cerca di demonizzare un simbolo della religione islamica, il velo. Che ha varie varianti. Regolamenti, ordinanze, sentenze,  hanno dibattuto ciò, per arrivare alla  sentenza del 18/09/2018 n° 3413/09 della Corte di Giustizia Europea che è arrivata ad affermare nella sostanza che vietare il velo islamico in pubblico significa compromettere il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione. Dunque una legge che voglia vietare il velo integrale o parziale in luoghi pubblici  è da considerarsi come atto che faciliti una discriminazione volta a pregiudicare il diritto al rispetto della vita privata. Fatto, a detta dei giudici, che non può essere tollerato in una società democratica. Si arriva a proporre la galera fino a 2 anni e 30mila euro di multa per chi persuade l'utilizzo del velo per motivi religiosi in modo da cagionare ansia, o paura. Ansia! 
Questo il passaggio: Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da uno a due anni e con la multa da euro 10.000 a euro 30.000 chiunque costringa taluno all’occultamento del volto mediante violenza, minaccia, abuso di autorità, approfittamento di una situazione di inferiorità fisica o psichica ovvero mediante persuasione fondata su precetti religiosi in modo da cagionargli un perdurante e grave stato di ansia o di paura. La pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa. Proposta che prevede anche l'introduzione  del divieto di indossare, nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, indumenti o altri oggetti riconducibili alla propria origine etnica e culturale che, in tutto o in parte, mascherano, nascondono o rendono comunque irriconoscibile il volto, impedendo l’identificazione del soggetto. In questi casi si prevede l’applicazione della pena dell’ammenda da 1.000 a 2.000 euro.
Quindi si arriva a punire anche pesantemente chi indossa il velo o altro indumento specificatamente riconducibile alla propria origine etnica e culturale in luogo pubblico.
mb

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