Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Scuola violenta: se si continua di questo passo si arriverà a proporre l'esercito per "scuola sicura"?



Tempo addietro avevo letto una notizia che mi rimase impressa. Se non erro in un presidio ospedaliero del Friuli, stante le continue aggressioni o rischi effettivi di aggressioni nei confronti degli infermieri, sarebbe stato stipulato un  patto in base al quale gli Alpini garantirebbero la sicurezza degli operatori sanitari. E' notizia di aprile che a Palermo stante il ripetersi di aggressioni contro gli infermieri fra le misure invocate ci sarebbero la presenza di bodyguard personali o pattuglie dell'esercito per presidiare il pronto soccorso. Scherzando si è detto, che potrebbe chiamarsi questa operazione Ospedali sicuri, prendendo spunto dalla più nota Strade sicure. A questo punto qualcuno sicuramente invocherà scuole sicure visto il continuo ripetersi di atti di violenza contro i docenti, che sarebbero anche pubblici ufficiali nell'esercizio delle proprie funzioni? 
 
L'intervento dei militari nelle scuole per vigilare e garantire l'incolumità del personale scolastico sarebbe un fallimento catastrofico della nostra società, ma visti i tempi che corrono, dove si militarizza ogni cosa, si collocano telecamere in ogni ovunque, dalla polizia privata ed armata che circola negli autobus all'esercito che pattuglia le strade di diverse città, il passo non è poi così lontano. 
E' a questo che si deve arrivare per garantire l'effettività dell'articolo 2087 del codice civile norma madre in materia di sicurezza sul lavoro:  L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.  Ben tenendo conto che i docenti potrebbero rifiutarsi di prestare servizio in certe e date situazioni. In base alla Cass. n. 14375/2012 nel caso in cui il datore di lavoro non adotti, a norma dell'art. 2087 c.c., tutte le misure necessarie a tutelare l'integrità fisica e le condizioni di salute dei prestatori di lavoro, il lavoratore ha - in linea di principio - la facoltà di astenersi dalle specifiche prestazioni la cui esecuzione possa arrecare pregiudizio alla sua salute, essendo coinvolto un diritto fondamentale protetto dall'art. 32 Cost.
 
Marco Barone 
 

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