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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Terrorismo: come è cambiata la strategia mediatica

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I fatti di Venezia sono l'ennesima conferma. Basta vedere come si è comportato nel giorno in cui è emersa la notizia quello che viene considerato il telegiornale più importante in Italia, il TG1 dell'ora di pranzo. L'attentato sventato, non prima, non seconda e neanche terza notizia, ma una delle ultime notizie. Ed in via generale, salvo qualche programma televisivo che ci marcia su queste tematiche, approfondimenti ed inchieste ridotte ai minimi termini. Dei segnali di cambiamento in tal senso si sono registrati praticamente, e non sarà certamente una coincidenza, da quando ha vinto le elezioni americane Trump. Probabilmente si sono resi conto che le modalità con le quali i fatti di terrorismo, siano questi attentati riusciti, che sventati, venivano trattati, hanno fomentato a dismisura situazioni che hanno resuscitato i morti viventi, nazionalismi e populismi reazionari. Insomma, salvo qualche sfumatura e peccato irrinunciabile, un cambiamento mediatico di regia in ma

Ma ai giovani di oggi la storia del '900 quanto interessa nella società senza ideologie?

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Modernità, tecnologia, società del 2.0 che andrà presto verso chissà cosa, che oggi ci sembra impossibile e domani, invece, sarà tutto normale, ordinario.  Sempre con maggior assiduità senti ripetere che di Marx o Stalin, di Lenin o Mussolini, Hitler e tanti altri, non interessa più a nessuno. Diranno che sono robe vecchie, antiquate. Ma la stessa reazione non matura sulla storia romana, su cui si è fondata l'identità soprattutto dell'Italia, nel bene o nel male. Responsabilità certamente delle scuole, o meglio di chi ha voluto che nelle scuole si affermasse un disinteresse indirizzato verso il '900, dove si studia tutto dall'epoca primitiva in poi ma il '900 è ancora un tabù. Sapranno tutto sui romani, zero sull'Italia fascista o sulla resistenza o sul nazismo. Di quello che poi è successo in alcune zone periferiche ed estreme d'Italia, è meglio calare un velo pietoso di silenzio. E' difficile generalizzare, e non è giusto generalizzare, però si h

Dalla Ronchi sotto il fascismo alla Ronchi sotto il GMA passando per la resistenza

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Anno 1938. Lo stesso anno in cui Mussolini proclamerà le bestiali leggi razziali da Trieste ed inaugurerà anche il sacrario di Redipuglia , a Ronchi si svolgerà l'ordinaria vita sotto il regime.  Una foto di quell'epoca, in quella che era la scuola che poi verrà abbattuta, studenti in fila, con il moschetto poggiato sulla spalla ed il professore che li osserva. Come ricorda Mario Candotto, ( il quarto nella foto a partire da destra) ogni tanto andavano a fare esercizi di tiro nel locale campo sportivo. Mario che ci tiene a precisare che quel professore non era fascista, si era sempre rifiutato di indossare la camicia nera. Passano gli anni e molti degli studenti ritratti in quella foto diventeranno partigiani. Imbracceranno altre armi, ma non per una pagliacciata dimostrativa e per niente educativa e formativa sotto il fascismo, ma per combattere quel sistema criminale che è stato il fascismo come poi alleato del nazismo. Una foto in Slovenia testimonia la presenza di qu

Perchè è giusto che i giudici abbiano il diritto di esprimere le proprie idee

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Premesso che non sono cultore  del pensiero di Evelyn Beatrice Hall quando dice "Disapprovo quello che dite, ma difenderò fino alla morte il vostro diritto di dirlo",  frase attribuita per errore  Voltaire con la più conosciuta formula “Non condivido le tue idee ma darei la vita per permetterti di esprimerle”, o banalmente difenderò il tuo diritto alla libertà del pensiero. Ma sul caso di Trieste  nato da un post sui social da parte di un noto giudice, molto critico nei confronti del governatore della Regione FVG, una riflessione deve maturare. Non voglio entrare nel merito se l'opinione del giudice sia giusta o meno, ma voglio invece riflettere sull'ante ovvero se un giudice abbia o non abbia il diritto di esprimere le proprie opinioni, di manifestare liberamente il proprio pensiero. Se qualcuno crede che un giudice sia un robot, una sorta di divinità, incontaminata dalle problematiche della vita ordinaria, probabilmente ha sbagliato pianeta. Il giudice è

Monfalcone sia medaglia d’oro al valor militare per la resistenza, come il FVG

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Il 16 marzo del 1947 il FVG conseguiva la massima onorificenza, la medaglia d’oro al valor militare con la seguente motivazione:  Fedele alle tradizioni dei padri, il Friuli, dopo l’8 settembre 1943, sorgeva compatto contro il tedesco oppressore, sostenendo per diciannove mesi una lotta che sa di leggenda. A domarne la resistenza il nemico guidava e lanciava, in disperati sforzi, orde fameliche di mercenari stranieri animati da furore barbarico, ma l’indomito valore e la fede ardente delle genti friulane vincevano sulle rappresaglie, sulla fame, sul terrore. Nelle giornate radiose dell’insurrezione i suoi ventimila partigiani, schierati dai monti al mare, scattavano con epico eroismo per ridonare a vita e a libertà la loro terra, su cui, per la seconda volta nella storia dell’Italia unita, era passata la furia devastatrice del barbaro nemico. Tremilasettecento morti e feriti, settemila deportati, ventimila perseguitati che sentono ancora nello spirito le ansie e i patemi e ne

Due proposte di legge per l’italianità di Bolzano e Trentino che si devono riconoscere “nelle radici giudaico-cristiane”

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I deputati BIANCOFIORE, CARFAGNA, CRIMI, GARNERO SANTANCHÈ, GIAMMANCO, ALBERTO GIORGETTI, LAFFRANCO, MILANATO, OCCHIUTO, PALMIZIO, POLIDORI, RAMPELLI, SANDRA SAVINO, hanno presentato due proposte di legge, che vogliono modificare in modo profondo la situazione, che a detta loro, soprattutto a Bolzano, penalizzerebbe in modo pesante la comunità italiana a favore di quella tedesca. Si legge nel testo che   Paradossalmente la comunità italiana della provincia autonoma di Bolzano si trova in una condizione di declino demografico per penalizzazioni di varia natura.Tutto nasce da un’interpretazione errata dello statuto d’autonomia e della gestione della provincia autonoma di Bolzano (che è stata lasciata nelle mani dei partiti di lingua tedesca ininterrottamente per più di mezzo secolo) che è diventata sempre più estensiva e pervasiva fino al punto di comportare una cristallizzazione della posizione dominante della comunità tedesca e una lenta e indiretta marginalizzazione del g

Il caso della videosorveglianza nelle scuole per contrastare le violenze contro i minori

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Continua la marcia di un disegno di legge presentato da diverse parlamentari di diverse forze politiche che vuole l’introduzione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso anche negli asili nido. Ma non solo. Tale dettato normativo prevede anche che la valutazione attitudinale per l’esercizio della professione sia effettuata al momento dell’assunzione e, successivamente, con cadenza periodica. I costi previsti per la realizzazione di questi sistemi di videosorveglianza estesi anche in strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità, a carattere residenziale, semiresidenziale o diurno è di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019, se tale disegno di legge verrà approvato nei termini previsti. Ora, delle considerazioni sono più che dovute. Premesso che sono sempre più frequenti i casi di denuncia di maltrattamenti che avvengono sia contro gli anziani, che contro le persone disabili che contro i bambini a scuola. Atti d

Incredibile ma vero, il Consiglio Comunale di Trieste approva mozione contro il Sindaco di Napoli

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All'inverosimile non vi è mai fine, ed a Trieste meno che mai. Trieste e Napoli due città distanti, che già hanno "guerreggiato" sulla primazia del caffè, quando qualcuno a Trieste collocò un cartello, ancora non rimosso, sulla strada che conduce verso Opicina, con scritto città del caffè, in aggiunta a città della Barcolana. Ma gli scazzi tra Trieste e Napoli non sono mancati neanche ultimamente su diverse questioni politiche e battute miserabili. E la sfida, se così la possiamo chiamare tale situazione politica a dir poco assurda, continua. In relazione ai noti fatti di Napoli, in merito alla visita di Salvini, e manifestazioni di protesta che ne sono conseguite, non avendo nulla di meglio da fare, cosa ha deciso di approvare il Consiglio comunale di Trieste? Una mozione proposta dal partito della lega nord, nella quale si critica duramente l'operato del Sindaco di Napoli, sia "per il diniego dato a Salvini per la sala richiesta" che per i toni util

Se la famiglia di Nicholas Green ringrazia l'Italia

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Il caso di Nicholas Green è rimasto impresso nella memoria collettiva più di altri. Non si può dimenticare quel tremendo 1994, l'agguato subito nei pressi di Vibo Valentia,  dovuto ad uno scambio di autovetture, accaduto sull'autostrada Salerno-Reggio, che porterà alla morte il piccolo Nicholas, così come il gesto che ne è conseguito è stato di una straordinaria importanza, la famiglia decise di donare gli organi a giovani italiani in attesa di trapianto. A Vibo esiste un viale, il viale della speranza, che porta sia il nome di  Nicholas Green  che di Salvatore Riga.  Nel novembre del 1994, lavoratore delle ferrovie, di soli 23 anni, nel tentativo di salvare la vita ad una persona che stava per essere travolta da un treno merci, verrà investito proprio dal treno merci nella stazione di Vibo-Pizzo.  Due storie di vita e di morte e di continuità sotto il segno della speranza. Esiste anche una fondazione che porta il  nome di Nicholas Green, ma quello che colpisce è una l

La Carta di Roma? Un documento privo di autocritica e si persiste sugli errori dell’Europa. Così non va

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Una dichiarazione simbolica, sottoscritta da 27 leader, così si legge in premessa, dei vari stati membri delle istituzioni dell’UE. E si dice subito che sono orgogliosi dei risultati raggiunti dall’Unione Europea. Le fondamenta dell’attuale Unione Europea sono quelle del mercato, dell’economia, sulla circolazione delle merci, solo successivamente si sono affermati importanti diritti umani, o situazioni finalizzate a garantire la libera circolazione delle persone, a partire dalla demolizione delle frontiere. Ma scrivere in premessa di essere orgogliosi dei risultati raggiunti, significa auto-celebrarsi, senza capire che le politiche governative degli ultimi decenni hanno portato l’Europa nella situazione disastrosa nella quale noi tutti ci troviamo, Grecia docet ed Italia pure. Europa nata dalle macerie della seconda guerra mondiale, che ha conosciuto conflitti importanti, come quello devastante della Jugoslavia, d’altronde non poteva esistere una Jugoslavia socialista forte alle p

Se tra il territorio di Trieste e Gorizia vi è la più alta concentrazione mondiale di mesoteliomi

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Ad  Aquileia  su iniziativa dell’associazione Ubaldo Spanghero si è svolto un significativo convegno ove con gli interventi di diversi relatori sono state affrontate più problematiche attinenti alla sfera della tutela dell'ambiente e dell'ambiente di lavoro.  Ed ovviamente non poteva mancare una focalizzazione anche sulla tremenda questione dell'amianto.  Tra le riflessioni emerse, alcune meritano di essere evidenziate. Per esempio è stato sottolineato che tra il territorio di Trieste e Gorizia vi è la più alta concentrazione mondiale di mesoteliomi. Roba da mettere i brividi e che dovrebbe prevedere misure straordinarie, eccezionali, non solo dal punto di vista della prevenzione, ma anche della sanzione e risarcitoria. Per esempio come minimo si doveva realizzare una sezione speciale nel locale tribunale solo dedicata alla questione amianto con un pool di giudici, ma così non è e non è stato, vi è un solo giudice del lavoro, che ha super-carichi di lavoro ed il Trib

In FVG dal 2007 al 2016 ben 183 casi di cronache di razzismo

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Si chiude con il 13 dicembre 2016: " Circa 400 persone si ritrovano in via dell'Istria, di fronte all'albergo Villa Nazareth che accoglie un gruppo di richiedenti asilo, per manifestare solidarietà nei confronti di una diciottenne che lungo quella stessa via era stata dapprima accerchiata e poi stretta ai polsi da tre uomini, a suo dire cittadini stranieri. I toni della manifestazione, organizzata dal Gruppo Stop Prima Trieste, degenerano tanto che la Polizia deve dividere i triestini dai richiedenti asilo per evitare tafferugli."  E si apre con il primo marzo 2007: "Dopo la fine della partita del campionato allievi, tra le squadre calcistiche Pagnacco e Tricesimo, al rientro negli spogliatoi, i giocatori sono esplosi in una rissa, tale da provocare l’intervento dei genitori. Un giovane attaccante colombiano del Pagnacco è stato insultato e preso a pugni e calci; alla fine è stato richiesto l’intervento dei Carabinieri del Nucleo radiomobile di Udine.

Se la BBC, dopo i fatti di Londra, non considera le reazioni della stampa italiana

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La BBC, insieme alla CNN ed Al Jazeera è certamente tra i colossi più importanti dell'informazione nel panorama Occidentale. E' stato pubblicato sul suo sito   un breve pezzo dove si analizzano succintamente le reazioni come emerse sulla stampa di alcuni Paesi europei, e non solo, e la cosa che balza immediatamente all'occhio è che la stampa italiana non viene minimamente citata, anzi, è proprio ignorata. Si parlerà di quella belga, francese, tedesca, russa, di diversi Paesi arabi, di quella della Romania, perchè alcune delle persone coinvolte erano originarie della Romania. Si evidenzia, con tono critico, il fatto che anche se l'attentatore ancora non era stato identificato, come molti giornali europei " si sono affrettati ad incolpare l'estremismo islamico". Sicuramente una differenza effettiva vi è stata tra la reazione della stampa italiana e quella inglese, già alle prime ore di quel drammatico ed assurdo fatto, accaduto nel cuore di Londra.

Ma in Calabria esiste l'alternativa tra l'essere "sbirro" e 'ndranghetista?

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Premetto che manifesto dubbi, come già fatto da diverse autorevoli personalità che conoscono bene la 'ndrangheta, che la combattono tutti i giorni a rischio della propria incolumità, che le note scritte apparse a Locri non siano riconducibili direttamente alla 'ndrangheta. Forse la 'ndrangheta impulsiva di una volta avrebbe reagito in questo modo, la 'ndrangheta degli ultimi decenni, è paziente, è potente e si muove in modo molto meticoloso e silente ed occulto. Spara quando è costretta, è visibile quando è necessario farlo. E nel caso di Locri non vi era alcuna necessità. Sanno bene che i fari a Locri sarebbero stati puntati per un solo giorno, o meglio qualche ora di un solo giorno, e poi tutto come prima, così come vale per la Calabria, dove ogni giorno tutti i quotidiani locali parlano sempre di atti criminosi, riconducibili o meno a questa organizzazione criminale. Atti e fatti che non oltrepassano mai i confini calabresi, dunque non interessano a nessuno nel

A Trieste e Gorizia esplode l'austronostalgia

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Wu Ming 1, scriveva: "Se devo scegliere tra sparare agli Asburgo in nome dei Savoia e sparare sui Savoia in nome degli Asburgo, grazie, ma preferisco sparare su entrambi. Come si legge nel Re Lear, “il tempo della vita è breve, e se viviamo, viviamo per calpestare i re”."E' innegabile che tra Gorizia e Trieste vi sia ancora una sorta di austronostalgia, anche se a dirla tutta non riesco proprio a capire come si possa essere nostalgici di un qualcosa che non è mai stato vissuto, forse ereditato a livello di testimonianza, letto nei libri, od esaltato in alcuni testi. Poco importa. E spesso ci si diverte a giostrare tra chi fosse meglio, i Borboni o gli Asburgo? E vai con l'elencazione delle opere, e delle solite ridondanti questioni . Solo che nel momento in cui implodono i nazionalismi, traballa l'ideale di Europa anche per responsabilità enormi di chi ha guidato l'Europa contro un muro di cemento armato a velocità folle, in questa piccola fetta di terr

Quali sono i comportamenti vietati a Trieste?

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Quali sono i comportamenti vietati a Trieste?  Scopriamolo con il nuovo regolamento  urbano" che entrerà in vigore in città a partire dal 2 aprile 2017.   Testo scritto rigorosamente ed esclusivamente in italiano, perchè il bilinguismo a Trieste è un non diritto. Disposizioni che dovranno conoscere anche coloro che si troveranno a Trieste di passaggio, per evitare che magari possano incorrere in qualche spiacevole sanzione. Buona lettura, magari con un sano bicchierino di amaro digestivo alle erbe. *** A salvaguardia e tutela degli spazi ed aree pubbliche ricadenti nel territorio del Comune è vietato: nelle fontane introdursi ed introdurre sostanze liquide imbrattanti, abbeverare ed introdurre animali, utilizzare o prelevare l’acqua, bagnarsi, estrarre o comunque raccogliere le monete o altri oggetti di valore gettati dai proprietari, in omaggio a tradizioni e consuetudini locali, in quanto tali oggetti devono intendersi acquisiti dal Comune con effetto immediato per

E' giusto nel luogo di lavoro vietare l'esibizione individuale di simboli religiosi?

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La nota Sentenza Corte della Giustizia Europea del 14 marzo 2017, pur trattando il caso di un velo islamico e conseguente licenziamento per essersi rifiutata, la donna in questione, di toglierlo, in realtà ha affermato dei principi di diritto importanti che ben si estendono a tutte le fedi religiose, ivi inclusa quella cattolica, che non può e non deve considerarsi immune da tale pronunciamento. La società illuminata, razionale, che vuole un mondo laico, è in difficoltà in questo ultimo secolo. Cosa ha affermato in diritto la citata Sentenza? Che "l’articolo 2, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, deve essere interpretato nel senso che il divieto di indossare un velo islamico, derivante da una norma interna di un’impresa privata che vieta di indossare in modo visibile qualsiasi segno politico, filosofico o relig

La storia raccontata a fumetti

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L'origine del fumetto è un mistero, non ha datazione certa, ma è certo che se non tutti sicuramente una buona fetta delle persone che vivono questo mondo hanno letto un fumetto in tutta la loro vita. Ed i fumetti non conoscono età, certamente vi sono quelli pensati per i più piccoli, altri la cui lettura la si inizia nell'adolescenza per continuarla anche nel difficile mondo dell'essere adulto, pensiamo all'indagatore del incubo Dylan Dog, che non conosce età ed è il filo continuo perfetto che unisce passato e presente, giovinezza e vecchiaia. I fumetti sono anche strumento di denuncia, sono un mezzo per raccontare a chi magari non leggerà mai un libro in tutta la sua vita, frammenti importanti di questo mondo, se non della storia. E raccontare la storia a fumetti, disegnandola, potrebbe essere una valido modo per raggiungere una platea di lettori più estesa, più moderna, perchè attraverso un modo diverso di conoscere il passato, possa essere più consapevole del di

I rami spezzati dell'essere una cosa sola, persone

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Questa succinta riflessione nasce, dopo aver letto una lettera di poche righe scritte da un cittadino di Trieste, che si lamentava per la violenza che avrebbe subito una mimosa in piazza Perugino. E le artefici di tale violenza sarebbero due donne, che " commentavano con palesa cadenza meridionale( le ho sentite con le mie orecchie" lo scempio compiuto".  Perchè la necessità di dover rimarcare l'accento meridionale? Quale esigenza? Siamo persone, non esistono le razze, esistono mille identità, mille specificità, Trieste è un luogo dove convivono persone con diverse origini, meridionali, dell'Est, del centro Europa, di diverse parti di questo piccolo mondo che vive di sovraffollamento visto che siamo oltre 7 miliardi di esseri umani, poi quanto profondamente umani, questo non so ben dirlo. Siamo tutte persone, ma più di una volta, qualcuno, deve sentire la necessità di specificare la provenienza territoriale dell'individuo, soprattutto quando si verifica

Se a Venezia si può fare l'elemosina e dormire sulle panchine, a Trieste nel nome del decoro no se pol

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Trieste e Venezia, concorrenti forse da sempre, due amanti che si corteggiano, ma si respingono a vicenda, quando nella società odierna l'unica soluzione possibile sarebbe collaborazione. Venezia non necessita di presentazione alcuna, è una cartolina meravigliosa, invasa da milioni di turisti. A Venezia ci sono regole rigide da rispettare per preservare l'intero ambiente e continue battaglie per salvare la laguna contro ogni tipo di inquinamento. Ma una cosa che colpisce è che per i tanti vicoli del centro è facilissimo incontrare diversi mendicanti, e per il centro, su qualche panchina, vedere qualche vagabondo, riposare, dormire e vivere i suoi sogni in santa pace.   Nulla di strano, perchè vagabondi e mendicanti son sempre esistiti, son sempre sopravvissuti e sempre esisteranno e sempre sopravviveranno. Ed i turisti non sembrano proprio per niente essere infastiditi. Anzi, forse neanche ci fanno caso. Perchè la bellezza di Venezia cala un sipario che rende qu

Con i beni sequestrati e confiscati alle mafie si potrebbero fare manovre di miliardi di euro

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          Se pensiamo che l'Italia rischia di andare in seria difficoltà per la manovra aggiuntiva economica richiesta dall'Europa, di circa 3 miliardi di euro e se si guardano le cifre sequestrate e confiscate alle mafie, qualcuno si potrebbe porre qualche interrogativo. Sono più di 15 miliardi i beni sequestrati alle mafie e più di 7 miliardi quelli confiscati. Cifre enormi, con cui si potrebbero fare manovre finanziarie importanti, ristrutturare tutte le scuole italiane, dare boccate di ossigeno ai nostri Comuni stritolati dal patto di stabilità, soddisfare i doveri con l'Europa, aiutare i cittadini in difficoltà senza dover fare nuovi sacrifici. Dalla lettura dei dati è interessante notare come sia Cosa nostra l'organizzazione a cui sono stati sequestrati più beni, nonostante da anni si ripete che è la 'ndrangheta l'organizzazione più forte e potente anche a livello economico, ed i sequestri inferiori rispetto all'immenso patrimonio crimin

Caso Moro: vengono a galla diverse "zone grigie" con il lavoro della Commissione

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Cosa risponderanno, oggi, le nuove generazioni, se provi a chiedere di Moro, delle BR, od in via generale della strategia della tensione? Facile immaginare il responso, sarebbe drammatico. Eppure, su quella che è certamente la pagina più nera della storia della Repubblica italiana, continua, nonostante il lavoro meticoloso della Commissione parlamentare d'inchiesta sul caso Moro, che ha approvato, ad oggi, due le relazioni , un silenzio mediatico impressionate. Certo, qualche articolo isolato vi è stato, ma un nulla rispetto a quanto si può leggere negli atti pubblici dell'inchiesta.  Capire cosa è accaduto nel caso Moro, la regia, capire chi sono stati i mandanti, gli esecutori, chi ha favorito il tutto, chi ha coperto, chi ne è stato complice è determinante per avere un quadro chiaro anche sulla strategia della tensione e non solo. Quello che ben si può dire è che sono diverse le soggettività sia interne che estere coinvolte sia nel rapimento che nella morte di Aldo Moro