C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Rispetto al 2016 circa 70 mila migranti in meno, ma oramai si parla solo di migranti nelle nostre città





Le regioni che hanno la percentuale più bassa di migranti in Italia sono varie, tra queste vi rientra anche il Friuli Venezia Giulia, che continua a rimanere fermo e stabile a 3%. L'accoglienza diffusa si è fusa, nel senso che oramai si è consolidata solo nei grandi centri attrezzati, dove continuano a registrarsi sempre le solite lagnanze. Oramai in Italia si parla solo di migranti. Il resto sembra non interessare più. Il lavoro che è un dramma, interessa meno della questione migranti,  le mafie, che continuano a crescere, interessano meno della questione migranti, il patto di stabilità che strangola i comuni interessa meno della questione migranti,  la sanità, la scuola e tutto il resto interessa meno.
Perchè? Perchè i migranti son diventati il perfetto e sistemico capro espiatorio di un Paese fallito come il nostro. Perfetta arma di distrazione di massa, su cui sfogare tutta la rabbia razzista e non razzista di questo Paese corrotto malridotto come l'Italia. Dovrebbe essere una notiziona sapere che ne son sbarcati 70 mila in meno. Ma non interessa a nessuno. Certo, questo calo di sbarchi ha un prezzo enorme che pagano i migranti imprigionati in Turchia od in Libia, ma l'interesse dell'italiano benpensante è pari a zero. Il problema è se in una piccola realtà come Grado, arrivano 18 migranti, che rischiano di compromettere (sic) l'immagine turistica del paese. Il problema è che tanti goriziani continuano ad essere infastiditi, per una questione forse più estetica che altro, dai migranti che dormono  per strada ma il problema non è che questi dormono per strada. Il problema è che i migranti portano via il lavoro che non c'è, il problema è che il problema numero uno si chiama Italia, un Paese che non sa più con chi prendersela pur di non assumersi le responsabilità del proprio clamoroso fallimento. Questa sì che è la vera emergenza.

Marco Barone 


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