La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Migranti: previsti 20 mila "rimpatri assistiti", nel 2017 che non è l'anno record per gli sbarchi


Difficilmente il 2017 raggiungerà la quota di sbarchi che si è registrata ad esempio nel 2016. Sicuramente ci sono state delle criticità come ad aprile, maggio, giugno rispetto al 2016 ma a partire da luglio il calo degli sbarchi in Italia è stato considerevole e salvo qualche catastrofe o situazione imprevedibile la quota raggiunta nel 2016 è lontana. Vi è stata una flessione del 35% di arrivi e non è dovuta solo agli accordi con la Libia od alla regolamentazione con le ONG, fattori che comunque hanno avuto una loro influenza importante. Si è fermata quella che molti hanno definita come una emorragia non emergenziale, visto che nessuno stato di emergenza è mai stato dichiarato ed in prossimità delle elezioni. Ciò non è un caso.  Un fattore non casuale ma che non basterà a fermare quell'ondata di populismo razzista che è ben radicata per le strade del nostro Paese. Non basta fermare gli sbarchi per fermare il razzismo. Il problema è culturale, sociale ed anche legislativo. Alla prevenzione andrebbe abbinata una repressione dura nei confronti del razzismo. Così come sarebbe auspicabile risolvere i problemi di accoglienza, nel senso di accoglienza umanitaria, con lo stesso fervore anche nelle città dove i richiedenti asilo vivono in condizioni disumane. Ma quello a cui pensa il Governo è sicuramente di accelerare l'iter di espulsione per chi non ha diritto e favorire anche i rimpatri assistiti. In via generale l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), che ha già realizzato oltre 7.300 ritorni volontari assistiti, con il reinsediamento nei Paesi di origine di migranti, implementerà l'attività per arrivare, entro la fine dell’anno, ad una cifra tra quindicimila e ventimila persone. Questo è quanto emerso in una riunione specifica del comitato Italia/Libia.  E' stato anche comunicato che l’ Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), che ha già compiuto oltre 650 visite nei centri, con il rilascio di oltre 1.000 persone potenziari beneficiari della protezione internazionale, accelererà questo processo di selezione per assicurare il trasferimento di chi ne ha diritto in Paesi terzi europei ed extra europei, anche attraverso i ricongiungimenti familiari.
 
Marco Barone 

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