C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

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    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

Una folle proposta di Legge: crocifisso esposto in tutte le scuole e non solo e fino a 1000 euro di multa se lo rimuovi

I Parlamentari SIMONETTI, FEDRIGA, ALLASIA, BUSIN, CASTIELLO, GRIMOLDI, GUIDESI, GIANLUCA PINI, SALTAMARTINI, hanno presentato una proposta di Legge semplicemente folle. Dopo i soliti mille bla bla bla, e dopo aver evidenziato, quasi con rammarico, che “pur prendendo atto dell’odierna aconfessionalità e neutralità religiosa dello Stato, nonché della libertà e della volontarietà dei comportamenti individuali”  affermano che“ i fatti da ultimo registrati evidenziano come si renda necessaria l’emanazione di un provvedimento che assicuri che non vengano messi in discussione i simboli e i valori fondanti della nostra comunità”.  E cosa si legge in questa proposta di legge che riporterebbe l'Italia indietro nel tempo di secoli? Che “Il Crocifisso, emblema di valore universale della civiltà e della cultura cristiana, è riconosciuto quale elemento essenziale e costitutivo e perciò irrinunciabile del patrimonio storico e civico-culturale dell’Italia, indipendentemente da una specifica confessione religiosa.” E che “Nelle aule delle scuole di ogni ordine e grado e delle università e accademie del sistema pubblico integrato d’istruzione, negli uffici delle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e negli uffici degli enti locali territoriali, nelle aule nelle quali sono convocati i consigli regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali e delle comunità montane, nei seggi elettorali, negli stabilimenti di detenzione e  pena, negli uffici giudiziari e nei reparti delle aziende sanitarie e ospedaliere, nelle stazioni e nelle autostazioni, nei porti e negli aeroporti, nelle sedi diplomatiche e consolari italiane e negli uffici pubblici italiani all’estero, è fatto obbligo di esporre  in luogo elevato e ben visibile l’immagine del Crocifisso.” Praticamente ovunque, mancano solo i bagni. E cosa accade a chi lo rimuove? “Chiunque rimuove in odio ad esso l’emblema della Croce o del Crocifisso dal pubblico ufficio nel quale sia esposto o lo vilipende, è punito con l’ammenda da 500 a 1.000 euro. Alla medesima sanzione soggiace il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che rifiuti di esporre nel luogo d’ufficio l’emblema della Croce o del Crocifisso o chiunque, investito di responsabilità nella pubblica amministrazione, ometta di ottemperare all’obbligo di provvedere alla collocazione dell’emblema della Croce o del Crocifisso o all’obbligo di vigilare affinché il predetto emblema sia esposto nei luoghi d’ufficio dei suoi sottoposti, ai sensi della presente legge”. Se è questo il modo con il quale pensano di difendere la loro religione ed i loro simboli, in uno Stato, sulla carta, Laico, hanno completamente sbagliato strada. Ma diciamolo pure, questa è solo una scusante, utilizzare lo strumento della religione, attraverso i suoi simboli, per imporre direttrici reazionarie, che hanno lo scopo di minare la società cosmopolita, il multiculturalismo, la laicità, tutti elementi fondamentali per la sussistenza di una democrazia degna di essere definita come tale. Insomma, per farla cinicamente breve, una pessima proposta di legge antidemocratica.

Commenti

  1. articolo che evidenzia come non mai in che modo gli italiani pur di essere "umani,caritatevoli e intellettuali" si abbassano le braghe e lo prendono in quel posto pur di non essere considerati razzisti.Il crocifisso è l'emblema del cattolicesimo lo si è sempre esposto,adesso che sono arrivati i mussulmani chissà perchè a qualcuno gli rode il di dietro se è esposto......siamo un popolo di imbecilli!
    Luigi Dell'Andro

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