Un gioiellino liberty di epoca asburgica, che consente di arrivare al castello di Miramare, attraversando il polmone verde di Trieste, che affascina il viaggiatore, perchè il tempo si è fermato in via Beirut, a Grignano come in nessun altro luogo a Trieste. Un gioiellino che è ora chiuso, ora aperto, ma che necessita di essere valorizzato, riqualificato. Purtroppo già in passato preso di mira da azioni di vandali, ragione per cui venne eliminato il glicine che caratterizzava la pensilina esterna, preso di mira con vandalismi che hanno comportato spese per migliaia di euro da parte di RFI per effettuare interventi di restauro di natura conservativa. Quella piccola stazione affascina e non ha eguali in Italia, ed è auspicabile che si possano trovare le risorse, gli intenti, la volontà, per farla ritornare ai fasti di un tempo. Purtroppo il tempo fa il suo corso e dei lavori di manutenzione sono necessari per ripristinare quel bene storico che viene invidiato da chiunque si soffermi a
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3 minuti di schiettezza. Ancora sulla non foiba di Rosazzo.Presentateci il conto,ma storicamente lo pagherete voi
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Speravamo di aver messo la parola fine, sulla indecente vicenda della non foiba di Rosazzo. 10 minuti di riepilogo e considerazioni su tale questione.
Se metaforicamente e calcisticamente parlando i sostenitori dell'ANPI vengono definiti come tifosi, come dovremmo definire i supporter della Lega Nazionale? Nota per le sue battaglie storiche di un tempo contro il bilinguismo? E sappiamo bene chi ha sostenuto nel tempo le battaglie contro il bilinguismo ed a cosa hanno portato. Come ultras? LN che è sempre più vicina al noto gruppo Trieste pro patria? Speravamo di aver messo la parola fine, con Resistenza Storica, con l'ANPI di Udine, con Giap del collettivo Wu Ming, Nicoletta Buorbaki, alla indecente questione della non foiba di Rosazzo.
1) La famigerata documentazione, da cui è partito il tutto, non è inedita. E' già stata riesumata svariate volte e sempre con gli stessi intenti antipartigiani.
2) La nota di cui ora si discorre è inaffidabile, inattendibile, piena di contraddizioni, pur contenendo elemento gravi nei suoi contenuti, questi non sono né precisi né concordanti, per esempio, come denunciato più volte non emerge il quando sarebbero stati commessi i delitti in questione, su quali prove degne di tal nome si basano le accuse, in quali circostanze sarebbe accaduto il tutto e tale nota e non solo questa ma anche altri documenti che risulterebbero essere "inediti" emersero a suo tempo in un famoso processo degli anni Novanta, e nonostante la gravità delle cose ivi riportate, la notina non ha avuto alcun seguito in quel processo e non solo.
3) Il (non) caso casualmente emerge nel momento in cui viene desecretato l'armadio della vergogna, dove si parla anche dei crimini italiani commessi nelle terre occupate, ivi inclusa la Jugoslavia, con tanto di nomi di militari italiani.
4) La notina della non foiba di Rosazzo nasce in quel contesto storico, come strumento di propaganda volto a demonizzare la resistenza Jugoslava con lo scopo di non consegnare i criminali di guerra italiani alla Jugoslavia, senza dimenticare la questione dei "confini" che era in piena ebollizione.
5) La non foiba, appunto, non esiste. Non è stato compiuto nessun massacro contro la popolazione civile da parte dei partigiani. Visto che nella notina si parlava esclusivamente di popolazione civile.
6) In quel tempo quella zona è stata caratterizzata da durissime battaglie e rappresaglie nazifasciste. Vi era la guerra.
7) I "morti" di Premariacco sono sconnessi dalla non foiba di Rosazzo e dalla notina del mese di ottobre del 1945 e non pertinenti a questa. E considerare come elastico, con giustificazioni che non stanno né in cielo né in terra, ma più consone al tipico stile di chi cerca di aggrapparsi sugli specchi, e specchi frantumati in questo caso, la cifra dei 200/800 civili, è l'ennesimo atto irrispettoso che si manifesta non solo nei confronti della storia ma anche dei morti. E comunque i morti non sono tutti uguali e mai potranno esserlo.
8) I partigiani non erano dei delinquenti, non hanno fatto azioni deliberate di saccheggio, chi denunciava queste cose, per chiari intenti, ed in modo fazioso, erano quelli della Guardia nazionale Repubblicana, tra gli organismi più importanti della RSI, e comunque in quasi tutti i loro documenti emergeva sempre che i partigiani rilasciavano ricevute quando prelevavano farina ecc. E qualcuno si dimentica che si era in guerra ed anche che la maggior parte della popolazione sosteneva i partigiani fornendo spontaneamente cibo ecc.
9) E' arrivato il momento per l'Italia di assumersi le sue responsabilità per i crimini compiuti e mai puniti nelle terre aggredite ed occupate, questa assunzione di responsabilità è il miglior modo di essere civili e rispettosi della verità storica e della nostra Costituzione e dei diritti umani. Basta finanziare pubblicamente e conferire legittimità a chi si è prestato a questa operazione che Nadia Fantini ha chiamato "una grande porcheria", soggettività che non devono più mettere piede nelle nostre scuole e con le quali non è possibile alcun tipo di dialogo.
10) Che i documenti acquisiti anche grazie ai contributi pubblici del Comune di Gorizia, vengano integralmente ed immediatamente consegnati, da parte della Lega Nazionale, al Comune di Gorizia e che questi siano tutti sin da subito fruibili da chiunque. Ribadendo che quello dei 1023 su Gorizia o della non foiba di Rosazzo, come resi noti da alcuni, non sono inediti. E questi punti sono ancora validi.
11) Deve essere garantita e rispettata la regola basilare del nostro stato di diritto, quale la presunzione di innocenza, cosa che qualcuno, pare essersi scordato esistere. E poi qui non vi è alcun imputato. Ma solo accuse basate sul nulla.
12) Presentateci anche il conto. Ma, dal punto di vista storico, verrà certamente pagato da chi continua a perseverare nella errata e faziosa via che non rende onore né alla storia né alla nostra democrazia.
Il 13 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Gentilezza, nata da una conferenza del 1997 a Tokyo e introdotta in Italia dal 2000. Per questa propongo una storia per le classi di scuola primaria. La storia che segue, ambientata a Trieste, ha per protagonisti tre supereroi ed una nonna, Rosellina. Il disegno è stato fatto in una classe di una scuola dove la storia è stata letta. mb I tre supereroi e la nonnina Rosellina C’era una volta, anzi no. C’erano una volta tre supereroi. Avete presente quelli con i super poteri che si vedono nei film? Nei cartoni animati? Nei fumetti? Sì, proprio loro. E si trovavano in una bellissima città italiana, Trieste. Non erano mai stati prima a Trieste. Rimasero stupiti nel vedere quanto era lungo il molo sul mare, e quanto era enorme la piazza con due alberi di due navi dove sventolavano le bandiere, ogni tanto. Dopo essersi fatti un selfie sul molo Audace che è costruito sui resti di una vecchia n
Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione? La matematica non è una opinione qualcuno disse... 1) per un calcolo della superficie e della capienza, il limite preso di misura è un numero di 4 persone/mq, 2) Piazza del Popolo ha una metratura di di 17.100 mq con una capienza massima e teorica di 68.400 ; 3) Piazza san Giovanni ha una superficie di 39.100 mq, con una capienza totale, quindi, di 156.000 persone. Direi che è arrivato il momento di non dare più i numeri... Marco B. MANIFESTARE A ROMA, QUANDO I PARTITI DANNO I 'NUMERI' - La fisica, con il principio della impenetrabilità dei solidi, insegna che due oggetti non possono occupare lo stesso spazio. Eppure c'é chi ritiene che questo classico teorema non si applichi alle persone, soprattutto se convocate in un determinato luogo ad esprimere pubblicamente la loro opinione politica. Fuor di metafora: quando si tratta di conteggiare i partecipanti alle manifestazioni, i partiti "danno i numeri"
Bruxelles, come è noto, è sede delle più importanti istituzioni dell'Unione Europea. Una città affascinante, particolare, simbolo dell'alta borghesia, dove architettura moderna e tradizionale cercano, con poco successo, di convivere. L'Unione Europea rivendica spesso principi che ruotano intorno alla dignità delle persone, no alla donna oggetto, penso per esempio alla Risoluzione sulla discriminazione della donna nella pubblicità del 1997 al cui punto 10 si scriveva testualmente che il Parlamento europeo invita il settore della pubblicità a rinunciare in concreto e interamente a sminuire la donna a oggetto sessuale dell'uomo attraverso espedienti tecnici e raffigurazioni immaginose come il ridurre il ruolo femminile alla bellezza fisica e alla disponibilità sessuale . Certo, comprensibile. Ma a pochi minuti dal Parlamento europeo esiste un vero e proprio quartiere a luci rosse. Esistono anche agenzie di escort, club privati-scambisti, e donne in vetr
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