La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Convegno a Gorizia: "‪#‎GIORNODELRICORDO‬" Tra mistificazioni storiche e rivalutazione del fascismo



CONVEGNO STORICO
Organizzato da RESISTENZA STORICA
in collaborazione con la Sinistra goriziana antifascista
INTERVENTI di:
Alessandra KERSEVAN: Il ruolo della Decima Mas al confine orientale
Claudia CERNIGOI: Il “fenomeno” delle foibe e gli scomparsi da Gorizia nel maggio 1945
Sandi VOLK: 10 anni di onorificenze della legge del Ricordo
Piero PURINI: Gli esodi prima e dopo il secondo conflitto mondiale
Marco BARONE: “Volemo tornar”: l’irredentismo del terzo millennio
Nota di inquadramento storico e coordinamento del dibattito a cura di Marco PUPPINI.

Gorizia Palazzo Attems piazza De Amicis 2
il 10 febbraio 2016 alle ore 16.00


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