Due determinazioni del Comune di Gorizia di questo inizio gennaio 2016 a tutela, seppur minima, delle minoranze linguistiche. Al Comune di Gorizia pervenne in passato una nota inviata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, Direzione Centrale Cultura, Sport e Relazioni Internazionali e Comunitarie – Servizio identità linguistiche, culturali e corregionali all’estero, prot. n.25460/IST4EL, avente ad oggetto “Legge 482/1999 - artt. 9 e 15. Fondi statali 2011, assegnazione contributo” nella quale si indicava che al Comune di Gorizia veniva assegnato un finanziamento complessivo di € 26.000,00 (ventiseimila/00) a fronte dei progetti presentati a valere sull’esercizio finanziario 2011. Il Comune nel 2013 accettava il contributo ivi considerato e dopo la determina del febbraio del 2013 con il quale si impegnava per la realizzazione del progetto Cartelli/toponomastica in lingua friulana e slovena, per un totale di € 6.000,00 ha affidato alla societa' SEGNALETICA STRADALE GIULIANA s.r.l. con sede a Villesse la realizzazione di 90 targhe di tipo toponomastico in lingua friulana e slovena, per una spesa complessiva di Euro 5.709,60 (IVA e oneri inclusi).
Con una seconda determina il Comune di Gorizia, stante quanto avanzato dal Servizio Identità locali che intraprende le attività finalizzate a dare attuazione ai progetti finanziati con fondi che derivano dalla L. 482/99 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche) ha impegnato una somma dei contributi ivi previsti per realizzare una cartina del territorio del Comune di Gorizia con la toponomastica locale nella lingua messa a tutela dalla L. 482/99. Il progetto sarà realizzato nel corso dell'anno 2016 ha lo scopo di valorizzare e diffondere sul territorio comunale la lingua messa a tutela ed è stato affidato alla SOCIETA' FILOLOGICA FRIULANA, con sede a Udine la realizzazione di 1.000 copie della brochure di cui prima per una spesa complessiva di € 2.100,00 (IVA e oneri inclusi). Meglio che niente si dirà. Visto anche quanto fanno altri Comuni in materia, pur più piccoli di Gorizia, come Ronchi, che ad esempio ha il suo sito istituzionale non solo in italiano, ma anche in sloveno e tedesco.
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