La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Ma quanto è sensibile il Comune di Gorizia verso gli animali, se solo i migranti fossero gatti




Ben 25 casette per i gatti, i cui costi potrebbero aggirarsi sulle 750 euro, forse di più forse di meno. Chissà. Niente di male ci mancherebbe.  Così come niente di male vi è stato nel mese di ottobre vedere deliberati 3745 euro per realizzare dei collegamenti tra i box permanenti nel canile Comunale al fine di consentire un miglior benessere psicofisico dei cani ivi alloggiati. Ben vengano le iniziative a sostegno degli animali. Anche se è innegabile che in questa società a volte si dedica molta più attenzione agli animali che alle persone. Così come stranamente e curiosamente è da rilevare che spesso sono forze politiche di estrema destra a dedicarsi con tanta passione alla causa animalista. Certo non è sempre così, ma spesso lo è. Un modo per attirare le persone apoliticizzate nelle loro nere sedi.  Quanto potrebbero costare delle coperte per i migranti fuori convenzione in balia della strada? Sicuramente meno delle casette per i gatti.  Eppure il Comune di Gorizia, che rivendica la sua impeccabile gestione finanziaria, con nota del Sindaco Prot. n. 49851/2014 dd. 25.11.2014 indirizzata alla Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia e all’Assessore Regionale portava all’attenzione "la difficile situazione finanziaria che il Comune deve sostenere per garantire l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati rinvenuti sul suo territorio di riferimento". Con nota della Dirigente del Settore Welfare comunale, cultura, eventi e turismo, Prot. 22495/2015 dd. 11.05.2015 indirizzata alla competente Direzione Regionale all’attenzione del Direttore d’Area, si confermava l’esponenziale incremento dei costi per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, già segnalata. E come è andata a finire? Che con la solita urgenza ed emergenza, diventata oramai strutturale, tanto che sarà un giorno la ordinarietà a diventare emergenza, e l'emergenza ordinarietà, le Forze dell’Ordine in emergenza, appunto, hanno provveduto ad affidare, stante l’impossibilità di Civiform ad accogliere ulteriori minori rispetto a quelli ospitati in quanto tutti i posti a disposizione risultavano occupati, n. 1 minore straniero non accompagnato a La Fonte Comunità Famiglia onlus, frazione Prosecco. Dunque,  stante l’affido operato in via d’urgenza dalle forze dell’ordine alla Comunità sopra citata trattandosi di minori, in attesa dell'invio da parte della stessa della precisa quantificazione economica relativamente ai minori accolti, di assumere, sempre in via d'urgenza, l'impegno di spesa atto a coprire i complessivi giorni di ospitalità presso detta struttura per un importo complessivo stimato pari a € 3.000,00, anche nel caso dovessero avvenire ulteriori accoglimenti in... emergenza. Certo, quella dei minori è una situazione diversa rispetto a quella dei richiedenti asilo fuori convenzione che si trovavano e si trovano e si troveranno nel territorio comunale di Gorizia. Nessuna attività minima di soccorso, neanche dei bagni mobili, neanche una coperta. Niente. Almeno fino ad oggi che scrivo. Un niente che è stato colmato, con mille difficoltà, da parte del volontariato, da alcune parrocchie. Viva le 25 casette per i gatti che finalmente avranno un luogo caldo, plastificato, ove poter dormire. Per i migranti? Se solo fossero gatti, chissà forse le cose sarebbero diverse. Questo è quello che almeno in molti hanno pensato leggendo e commentando la notizia delle casette per i gatti ricevuti in dono da questa amministrazione comunale. 

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