C'era una volta Gorz. Gorizia, la città più tedesca del "nord est italiano"

Immagine
    Gorizia è oggi, a causa degli eventi del '900, conosciuta forse come la città più italiana, delle italiane, anche se la sua peculiarità discende dal passato asburgico, quello che affascina, quello che interessa i turisti, insieme alla questione dell'ultimo "muro" caduto che divideva Gorizia da Nova Gorica. A partire dal 1500 Gorizia conobbe la sua svolta, una città dove convivevano, senza ghettizzarsi, idiomi diversi, dove la cultura germanofona era rilevante, con l'ultimo censimento dell'Impero che arrivava a contare poco più di 3000 cittadini di lingua tedesca. Tedesco, sloveno, friulano, italiano. Il nome Gorizia, è un nome slavo, una città dallo spirito tedesco, di cui oggi si è praticamente perso pressoché ogni traccia. Salvo iniziative di qualche realtà associativa privata, che mantengono con impegno e passione viva la lingua tedesca a Gorizia e contributi da parte di alcuni storici e studiosi, in città si è assistito ad un vero e proprio annichilime

FVG: nuova legge sulla immigrazione e richiedenti asilo, attenzione il DLGS 2005/140 è abrogato

E' in discussione in questi giorni nelle aule della Regione FVG l'importante progetto legislativo dal titolo Norme per l’integrazione sociale delle cittadine e dei cittadini stranieri immigrati, identificato con il numero 99, un numero che segnerà nel bene la storia di questa Regione, che si doterà di una legge importante, che opererà in chiave di integrazione favorendo la parificazione tra cittadini stranieri immigrati e cittadini italiani, che in Italia, come è noto, è spesso insussistente. Tra i vari punti di questa Legge in fase di approvazione vi è un comma dedicato alla questione richiedenti Asilo ove emerge che: “ La Regione, nell’ambito delle proprie competenze, favorisce l’esercizio del diritto d’asilo, l’accoglienza e l’integrazione sociale dei richiedenti asilo, dei rifugiati e dei titolari di protezione sussidiaria o umanitaria presenti sul territorio regionale, con particolare attenzione alle situazioni maggiormente vulnerabili di cui all’articolo 8, comma 1, del decreto legislativo 30 maggio 2005, n. 140 (Attuazione della direttiva 2003/9/CE che stabilisce norme minime relative all’accoglienza dei richiedenti asilo negli Stati membri)”. Ora, il testo che ho visionato è quello approvato dalla Commissione in questi giorni. Forse è il caso di fare notare, ai proponenti e legislatori regionali ,che l'articolo 8 comma 1 del DLGS ivi citato è stato abrogato dal DECRETO LEGISLATIVO 18 agosto 2015, n. 142 Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonche' della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale. (15G00158) (GU n.214 del 15-9-2015 ) . Ed è questa la norma di riferimento in materia.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot