Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

L'argomento dell'estate? Ovviamente la scuola


Si parla di scuola, tra un bagno, una tintarella, una sigaretta od una partita a carte E si continuano a leggere in continuazione notizie sulla scuola in rete. La scuola è certamente l'argomento più discusso di questa estate, che coinvolge milioni di persone. D'altronde la Legge di questo luglio che realizza una nuova scuola a marchio doc d'azienda, è talmente odiata, rifiutata, che ogni passo fatto dal Governo, dal Ministero, anche quelli più semplici, sono ed altro non sono che sudate degne delle fatiche di Ercole. Alla fine il cammino prosegue, però se già la vicenda delle assunzioni, che doveva essere la più lineare, ha fomentato tensioni, preoccupazioni, boicottaggi significativi, figuriamoci cosa accadrà a partire dall'anno scolastico entrante. Hanno scritto una legge non solo pessima ma anche contro chi deve essere applicata e questa è la peggior cosa che possa fare un governante. A ciò cercheranno di porre rimedio, con il dialogo, magari concedendo qualcosina, ma senza mutare l'architettura fondamentale. 
Il 2017 sarà l'anno fondamentale, perché nel 2017 se tutto va bene si voterà uno dei tanti referendum che verranno proposti, si è ad un passo dalla scadenza della legislatura, ed è l'anno in cui dovranno essere anche aggiornate le Gae, e certamente di variazioni in campo ve ne saranno e forse si attenueranno in prossimità dell'anno che segnerà il futuro di questa nuova classe di nominati politici e governativa alcuni effetti a dir poco allucinanti. Come la frantumazione della stabilità lavorativa, in un Paese ove si dice che la famiglia è tutto, ma la legge sulla scuola spaccherà migliaia di famiglie, causa lontananza lavorativa imposta, una riforma che dice che i docenti devono essere legati al territorio, ma proprio quelli che vivono e conoscono bene il territorio rischiano di esplorare situazione a dir poco estranee ed essere sbattuti fuori dalla propria comunità per andare chissà dove. La scuola, insomma, non è proprio andata in vacanza.

Marco Barone

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