Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

Immagine
Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Gorizia vista dalla Russia

Il principale sito di promozione turistica dell'Italia in Russia,curato dell'ambasciata d'Italia a Mosca, dedica grande spazio al nostro Friuli Venezia Giulia. Tra le dieci ragioni per visitare il FVG al 9° posto vi è anche Gorizia. Come viene presentata Gorizia? “A Gorizia, chiamata "Nizza dell'Adriatico" dalla borghesia asburgica, si respira l'atmosfera sospesa tipica di una città di confine: nella piazza Transalpina, fino al 2004 fisicamente divisa da un muro, si passeggia con un piede in Italia e uno in Slovenia. Il castello medievale con il suo incantevole borgo è un vero gioiello: da qui la vista spazia sui colli e sull'intera città, dove convivono in modo armonioso architetture medievali, barocche e ottocentesche. Potrete ammirare i parchi incantevoli, come il Parco Piuma sul fiume Isonzo, il Parco del Palazzo Coronini Cronberg (con alberi di tutto il mondo) o il Parco Viatori (Giardino delle Azalee), dei particolari e curiosi musei e molti palazzi storici. Assaggiate i piatti tipici: dolci speciali, come le favette, il presnitz, la putizza, le delizie come gli gnocchi di susine, il prosciutto dolce di Cormòns, affumicato al fuoco di legno di ciliegio e alloro o il radicchio rosso "Rosa di Gorizia". E assolutamente da non perdere la più grande manifestazione enogastronomica del Nordest che si svolge ogni anno a settembre, “Gusti di frontiera”: un’esplosione di sapori, profumi, colori che anima il centro storico di Gorizia e unisce a tavola decine di nazioni, che portano i loro migliori prodotti e tradizioni enogastronomiche”. 

Gorizia è una città certamente da visitare, conoscere e soprattutto merita un grande approfondimento la sua storia, ivi inclusa la resistenza. Uno dei punti che attira maggiormente la curiosità e l'attenzione è certamente la piazza Transalpina, che oggi, purtroppo, è al minimo regime rispetto alle sue enormi potenzialità turistiche. E' diventata un grande parcheggio, eppure meriterebbe di divenire altro, essere la principale fonte di attrazione turistica della città, perché, quanti sono i posti, nel mondo, ove puoi con un piede stare in una città, con un piede in una seconda città, che appartengono a due Stati diversi? Vedere la tua ombra in Italia ed il tuo corpo in Slovenia o viceversa? Sul sito del Comune di Gorizia si legge che “ Nei locali della stazione ferroviaria di Nova Gorica è possibile visitare la mostra permanente "Il confine di stato nel Goriziano 1945-2004" - "Državna meja na Goriškem 1945-2004", che presenta la vita sul territorio goriziano tra gli anni 1945 e 2004. Attualmente la Transalpina è una linea secondaria a binario unico non elettrificata che congiunge la Valle dell’Isonzo e le Alpi Giulie a Sežana e Jesenice, da cui si prosegue verso l’Austria. Da alcuni anni è stato predisposto un programma di uscite con treni storici a vapore per portare i turisti da Gorizia al lago di Bled”.

Ma merita di essere conosciuto anche il territorio circostante Gorizia, come la Bisiacaria e le sue private, senza dimenticare che Gorizia si trova tra il Collio e l'Isonzo e tra le altre cose da oltre un secolo nel suo territorio si produce con una varietà di artemisia (l’artemisia absinthium) un digestivo, quale il Pelinkovec. Gorizia potrebbe, non dico vivere solo di turismo, ma fare del turismo la sua principale risorsa, stante la sua storia, la sua bellezza, la sua collocazione, le sue prelibatezze
Incrementare i rapporti con la Russia e soprattutto con l'Est Europa è fondamentale, e visto che a Ronchi esiste l'unico aeroporto del FVG, è veramente una ingiustificabile miopia non voler investire in tal senso ed attirare un turismo dall'Est e dalla Russia.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una storia per bambini della scuola primaria nella giornata Mondiale della Gentilezza

Come calcolare capienza di una piazza durante manifestazione?

Bruxelles e le vetrine hot