La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Le violenze per Trieste italiana. Convegno al Knulp di Trieste il 25 ottobre

Ricorre questo 26 ottobre il sessantesimo anniversario dell'inizio del ritorno di Trieste all'Italia. Pensiamo che sia giusto parlare, in tale occasione, di quella parte di storia, nefasta e violenta, che spesso è occultata o semplicemente negata, quella parte di storia che nel nome della Trieste d'Italia, ha visto la città essere travolta da una infinità ma ben determinata di azioni violente contro sloveni, comunisti, antifascisti, anarchici e non solo. Violenze spesso governate da nazionalisti italiani estremisti, irredentisti estremisti e reazionari e neofascisti. 
Per questo sabato 25 ottobre, in concomitanza con un corteo nazionalistico, alle ore 17.00 al Knulp di Trieste presentiamo l'altra faccia della medaglia per la Trieste d'Italia.
L'invito a partecipare è rivolto a tutta la cittadinanza e soprattutto agli studenti ed alle studentesse affinché  possano iniziare a comprendere e conoscere la questione di Trieste da ogni prospettiva e non solo da quella "classica e di sistema" oramai diventata dogma quasi assoluto.
Queste saranno alcune domande alle quali cercheremo di conferire una risposta ed avviare conseguentemente una riflessione:
Quando iniziarono le violenze nazionaliste al confine orientale?
Chi inventò il "mito" della "foiba"?
Cosa accadde veramente nei "40 giorni" di amministrazione jugoslava a Trieste?
Ma soprattutto: di quali violenze si resero responsabili gli irredentisti che volevano riportare Trieste sotto sovranità italiana? E chi li finanziò e protesse?
Ne parleremo sabato 25 ottobre alle ore 17, presso il Knulp di via Madonna del Mare 7, con Claudia Cernigoi, giornalista e ricercatrice storica, e Marco Barone, blogger ecc.

mb

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