Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Quando Ronchi “dei Legionari” era semplicemente Ronchi


In particolar modo nel periodo Veneziano ed Asburgico a Ronchi, forse per essere distinta da altri Comuni italiani che probabilmente si chiamavano Ronchi, venne aggiunta la denominazione di Monfalcone, per poi diventare Ronchi “dei Legionari” . Il 17 maggio del 1924 il Consiglio Comunale a maggioranza fascista di Ronchi si riunisce in seduta straordinaria e delibera di nominare Benito Mussolini «cittadino onorario di Ronchi di Legionari» per sollecitare il cambio di denominazione, come voluto nel 1923, ed il il 2 novembre del 1925, con il Regio Decreto firmato da Rocco e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n° 283 del 5 dicembre, il governo ufficializzò il nome «Ronchi dei Legionari».
E' interessante notare, dalla visione di alcuni documenti dell'epoca, in particolar modo del 1921, quindi quando Ronchi passò sotto il dominio italiano, ed era ancora Ronchi di Monfalcone,che sia i timbri ufficiali che le marche da bollo riportavano la semplice dicitura Ronchi.






Ma anche quando era sotto il dominio austriaco, si usava, da buona parte dei ronchesi, chiamare Ronchi, semplicemente Ronchi e non Ronchi di Monfalcone.

Ciò perché probabilmente  l'aggiunta di Monfalcone ( a Ronchi), dava un senso, una rappresentazione non reale delle cose, non esprimeva il vero sentimento dei ronchesi, perché i ronchesi non si sentivano di appartenere a Monfalcone, ma di essere semplicemente di Ronchi, in piena armonia con il loro essere Comune autonomo.


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