In questo periodo, nonostante le scuole
continuano a cadere a pezzi, l'ultimo caso si è registrato in
provincia di Gorizia dove un
pezzo di intonaco è caduto dal soffitto di un’aula della scuola
elementare “Vittorino da Feltre” di Cormons mentre si svolgeva la
lezione ma senza fortunatamente coinvolgere i bambini ed i lavoratori, le scuole sono soggette ad
attività di manutenzione ordinaria o straordinaria. Di norma si procede alla gara di
appalto. Si realizza uno studio approfondito di tutti gli elaborati
progettuali, si dichiara di aver preso conoscenza, di aver
verificato e tenuto conto nella formulazione dell’offerta delle
condizioni locali, della viabilità di accesso, delle capacità e
disponibilità, compatibili con i tempi di esecuzione previsti, delle
cave eventualmente necessarie e delle discariche
autorizzate, degli oneri, compresi quelli eventuali relativi alla
raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti e/o residui di
lavorazione e di quelli in materia di sicurezza, assicurazione,
condizioni di lavoro, previdenza e assistenza in vigore nel luogo
dove devono essere eseguiti i lavori, nonchè di tutte le circostanze
generali, particolari e locali, nessuna esclusa ed eccettuata,
suscettibili di influire sulla determinazione dei prezzi, comprese
eventuali maggiorazioni per lievitazione dei prezzi che dovessero
intervenire durante l’esecuzione dei lavori.
Dunque l'assegnazione
dell'appalto dovrebbe includere anche i lavori di pulizia dei locali
che vengono “contaminati” dai lavori considerati. Accade, sempre con
maggior frequenza, che i collaboratori scolastici sono chiamati ad
incremento di lavoro, a carichi intensivi, perché non sempre le
pulizie vengono effettuate, in relazione ai lavori citati, con la
cura richiesta, con la diligenza del “buon padre di famiglia”,
riportando un concetto patriarcale ma universale civilistico oggi
ancora esistente.
Ciò è palesemente
illegittimo ed attività non dovuta.
Si potrebbe in via
analogia applicare lo stesso principio che trova luogo durante la tornata
elettorale. Le istituzioni scolastiche interessate hanno solo il
compito di mettere a disposizione delle Amministrazioni comunali i
locali scolastici nei giorni necessari per l’approntamento di seggi
e lo svolgimento delle operazioni elettorali, mentre il servizio di
vigilanza, lo svuotamento e la rimessa in ordine delle aule e la
pulizia straordinaria (oltre alla disinfestazione dei locali) è di
competenza dell’ Amministrazione Comunale (al personale della
scuola non impegnato nelle elezioni spetta solo la normale pulizia e
la rimozione del materiale didattico, in quanto materiale
appartenente alla scuola stessa ). Ed è attività che non
andrebbe, nel caso in cui dovesse trovare luogo, come in realtà
spesso accade, retribuita con le risorse del fondo d'istituto. Si
rischia di entrare nella fattispecie dell'indebito arricchimento.
L'indebito arricchimento
nei confronti della pubblica amministrazione differisce da quella
ordinaria in quanto non è sufficiente il fatto materiale
dell'esecuzione di un'opera o di una prestazione vantaggiosa per
l'ente pubblico, che deve essere provato dall'attore, ma è
necessario che l'ente abbia riconosciuto l'utilità dell'opera o
della prestazione in maniera esplicita, con atto formale, ovvero in
modo implicito. Il riconoscimento implicito, a differenza di quello
esplicito, che deve essere adottato dagli organi deliberativi
dell'ente, può promanare anche dagli organi rappresentativi
dell'ente pubblico. Esso tuttavia presuppone pur sempre o atti
formali degli organi deliberativi ovvero comportamenti, quali la
consapevole utilizzazione della prestazione o dell'opera, posti in
essere, senza il rispetto delle prescritte formalità, dagli organi
rappresentativi, dai quali si possa desumere inequivocamente e con
certezza un effettivo giudizio positivo circa il vantaggio o
l'utilità dell'opera o della prestazione eseguita dal privato.
Corte di cassazione civile sentenza 4818/12 del 26/03/2012
Quella prestazione lavorativa deve
essere svolta dai lavoratori delle ditte che hanno vinto la gara di
appalto, accettare un lavoro non dovuto, anche se a volte imposto con
ordini di servizio, oltre a rischiare la realizzazione di un illecito
civile se non penale, favorisce anche la riduzione del lavoro dei
dipendenti delle ditte che hanno vinto l'appalto, perché questi
svolgeranno una quantità di ore inferiore rispetto a quella necessaria per l'adempimento pieno del contratto ivi considerato.
Commenti
Posta un commento