L'indifferenza
nuove gravemente alla dignità.
L'indifferenza
nuoce gravemente alla civiltà.
Ho
cercato di rompere il muro dell'indifferenza con un piccolo ma
incisivo scritto, quando percorrendo, durante la mia breve permanenza
in Calabria, le strade di Vibo Valentia prima di giungere al Castello
Normanno Svevo, avevo deciso di andare a salutare l'albero ed il
viale della speranza, dedicato a Nicholas
Green e Salvatore Riga.
Le
condizioni di quel viale , per l'ennesima volta, mi hanno
procurato viva indignazione, perché si possono scrivere le più
belle parole, si possono collocare le più belle pietre, realizzare i
più poetici viali, ma se la speranza ed il senso di rispetto non vengono coltivati, curati,
amati, giorno dopo giorno, la retorica sarà solo un male ed una
parvenza di cui non abbiamo bisogno.
Non abbiamo bisogno di apparenza.
Ho
scritto un breve intervento dal titolo chiaro ed esemplificativo,
pubblicato per reset italia, Vibo:
Quel Viale della speranza dedicato a Salvatore Riga e in degrado.
E lì evidenziavo
che il viale
della speranza continua ancora oggi a presentarsi come un viale
dell'immondizia, si scarica di tutto e di più, da pneumatici a
frigoriferi a televisori a semplice spazzatura. Il
piccolo recinto che circonda la pietra e l'ulivo, è invece
circondato a sua volta da erbaccia ed ovviamente da qualche rifiuto.
Quell'intervento
non è passato inosservato.
E
mi scrive il padre di Nicholas Green il cui testo viene tradotto, per l'occasione, da Andrea Scarabelli.
Parole
forti, cariche di emozione ma anche di speranza.
"Gentile
Sig. Barone, mi è molto dispiaciuto sapere tramite il suo articolo
che il monumento a mio figlio Nicholas e a Salvatore Riga è talmente
trascurato da farglielo definire come "un viale
dell'immondizia". Nicholas aveva solo sette anni ed era in
vacanza con la sua famiglia dagli Stati Uniti quando fu ucciso
sull'autostrada nei pressi di Vibo, e i suoi organi donati salvarono
la vita di cinque italiani e ridiedero la vista ad altri due tramite
le sue cornee. Il Sig. Riga, che aveva 23 anni, fu travolto da un
treno mentre cercava di salvare uno sconosciuto. La città di Vibo fu
generosa nel costruire questo memoriale in quel bellissimo luogo, ma
l'incuria si fa beffe della targa lì posta che chiede ai visitatori
di non dimenticare un insegnamento di civiltà e amore. La ringrazio
per aver reso pubblica questa situazione di degrado. Forse
incoraggerà qualcuno a ripulire l'area. Cordiali Saluti, Reg Green".
P.S:
Ho allegato una foto di Nicholas che fu scattata pochi giorni prima
di essere ucciso."( la foto è quella ora pubblicata)
Ogni
altro mio commento è superfluo. Che
la comunità vibonese e calabrese colga questo messaggio, le emozionanti ed intense parole del padre di Nicholas, per
Nicholas e Salvatore e per quella dignità che deve essere difesa in
ogni giorno della nostra vita e che non si ripeta più, e che non
accada più di vedere quel viale in condizioni semplicemente
vergognose ed irrispettose verso chi ha sofferto immenso dolore ma
anche reagito per salvare la vita ad altre vite umane.
Concludo con questo ulteriore messaggio rivolto ai calabresi da parte del padre di Nicholas : "Abbiamo
sempre provato gratitudine per la gente della Calabria per il modo in
cui hanno fatto tutto il possibile per confortare mia moglie Maggie,
nostra figlia Eleanor che allora aveva quattro anni, e me quando
Nicholas fu ucciso. Non abbiamo mai pensato che sia stata la Calabria
ad uccidere Nicholas. Sarebbe potuto accadere ovunque. Sappiamo che
le persone che vennero ad incontrarci o che ci scrissero in quei
terribili giorni avrebbero fatto tutto quanto era in loro potere per
proteggere nostro figlio. Non pensiamo che la trascuratezza del
monumento rappresenti i loro sentimenti. Invece crediamo che il
piccolo Nicholas viva nei cuori calorosi dei Calabresi di ogni genere
ed età."
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