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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Maggio 1948: il primo treno d'Italia a Monfalcone dopo la guerra

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Poche ore dopo l'insediamento del primo Presidente della Repubblica, a Trieste, giungeva il primo treno d'Italia, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Treno che passava chiaramente anche dalla stazione di Monfalcone, come testimonia un breve fermo immagine tratto dal prezioso video dell'archivio dell'Istituto Luce. Il video interessa l'i naugurazione della linea ferroviaria Venezia-Trieste. Fu un fatto storico di estrema importanza, un piccolo segnale di ritorno alla normalità in un Paese ridotto in macerie a causa della seconda guerra mondiale. Le ferrovie sono sempre state importanti nel nostro territorio, soprattutto grazie agli investimenti originari effettuati dall'Impero asburgico. Nel 1854 venne infatti aperta la linea da Trieste a Vienna  attraverso il Semmering. Il progettista fu il veneziano Carlo Ghega, a cui a Trieste è dedicata una via in città, linea di 14 gallerie, una delle quali raggiungeva la lunghezza di  ben 1431 m, con 16 viadotti e

Il regalo di fine anno di Napolitano e del Governo, prelievo forzato per i dipendenti della scuola

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La nota nota del 27 dicembre del 2013 del MEF ha creato scompiglio ed ovviamente giuste preoccupazioni poiché a migliaia di lavoratori rischia di apparire la seguente formula nel prossimo cedolino: “Si comunica che, in applicazione del D.P.R. 122/2013, art. 1, comma 1, che proroga fino al 31 dicembre 2013 l’art. 9, comma 23, D.L. 78/2010, relativo al blocco degli automatismi stipendiali per il personale del Comparto Scuola, è stato accertato un credito erariale di € ………. imponibile fiscale (al netto delle ritenute previdenziali) con recupero a decorrere dalla mensilità di gennaio 2014 con rate mensili di € 150,00 lorde fino a concorrenza del debito. Si precisa che il recupero applicato sullo stipendio lordo determina contestualmente l’applicazione di un importo IRPEF più basso.” Danni che si estendono anche a diverse tipologie di lavoratori, come coloro che avevano programmato la pensione dal mese di settembre 2014 in relazione al giusto diritto della maturazione dello scatto

Ho pensato di rinnegare le mie origini, ma non l'ho fatto

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Sono nato a Tropea, ma ho vissuto i primi 18 anni della mia  vita a Vibo. Un centro che ha oltre 8 mila anni di storia, e ciò, nel bene o nel male, vorrà pur significare qualcosa. Erano diversi anni che non mi recavo a Vibo Valentia ed il mio ritorno, seppure breve e per qualche giorno, è stato carico e colmo di sensazioni, pensieri e diverse reazioni emotive. Ho visto strade degne della peggior inciviltà, immondizia ovunque ed in ogni dunque sperare, ho visto paesaggi stravolti, la lenta invasione del business del terzo millennio, impianti solari che annichiliscono le vecchie ed aspre campagne, ho visto gente camminare nel vuoto, ma non ho più visto le tipiche folle raggiungere la vasca nel canonico passeggio cittadino, una sorta di laica litania ove il più alto dei peccati diveniva voce di periferia e la voce di periferia entrava nel più borghese dei salotti cittadini, ho visto gente camminare solo guardando il cellulare, auto giostrare il tempo, degrado invadere ogni piccola

I cinque interventi del blog più letti nel 2013

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Anche questo intenso anno giunge alla sua lenta fine.  Ma non finirà con esso la voglia di continuare a scrivere, di offrire spunti e prospettive diverse, per contrastare quell'indifferenza che alimenta ogni spirito di ignoranza.  Ringrazio tutte le persone che quotidianamente seguono il blog xcolpevolex , ed auguro a tutte e tutti un 2014 ricco di speranza e con tanta voglia di osare. Marco Barone 1)   Il registro elettronico rischia di essere illegittimo senza l'intervento del Garante per la Privacy 2) Scuola:La presunta nullità o illegittimità della Direttiva e Circolare BES 3)   Ferie forzate per il personale della scuola a tempo indeterminato 4)   Primo effetto dei caschi tolti: 250 milioni di euro per le forze dell'ordine 5)   Il Comune di Ronchi dei Legionari si attiva per revocare la cittadinanza a Mussolini

Passeggiando in Calabria

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Passeggiando in Calabria  tra il nulla fare ed il silenzio chiuso nella fede del dubbio del trascendente passi irrompono la quiete nell' aldiquà in quella senilità che ricorda all'uomo il suo essere sommessamente mortale Marco Barone 

Un pomeriggio d'inverno a Tropea

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Tace ora la scrittura, per dar spazio all'eco dipinto nell'ancora ed ancora perché in un pomeriggio qualunque d'inverno per le vie di quella che fu la perla del mare, Tropea. Marco Barone foto dicembre 2013:

'Ndrangheta Town

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Attraversi oltre otto mille anni di storia camminando su questo rude e vecchio asfalto, silenzi di mare ti rapiscono in lontananza, lì il Golfo di Lamezia, là lo Stromboli fumante ed indifferente, qui io con le mani nella tasca, pensieri senza una direzione definita, e cammini. Cammini sfiorando le mura greche, cammini oltrepassando ciò che rimane del Tempio di Proserpina, cammini tra ville romane, mosaici e mura sepolte da una civiltà che ha fatto della inciviltà il suo unico senso di abitudine. Abitudine all'inciviltà. Lì in alto il castello Normanno Svevo, qui in basso i simboli ed altari di quel fascismo che da queste parti non è stato poi tanto ripudiato, anzi anzi è anche onorato. Storia e malesseri sociali, in una crisi che mai crisi qua è stata, perché tanto al peggio non c'è mai fine, e tu sai che abituato sei al non lavoro e per campare si può sempre sperare nel giusto suono delle campane. Ma mille ed

Vibo: Quel Viale della speranza dedicato a Salvatore Riga e Nicholas Green

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Il 1 Ottobre 1994 moriva Nicholas Green, dopo le gravi ferite subite nell'agguato, dovuto ad uno scambio di autovetture, accaduto sull'autostrada Salerno-Reggio, nel tratto vicino Vibo Valentia, la famiglia decideva di donare gli organi a giovani italiani in attesa di trapianto,  Nel novembre del 1994 invece,un lavoratore delle Ferrovie dello Stato, Salvatore Riga , di 23 anni, nel tentativo di salvare la vita ad una persona che mentre attraversava i binari, stava per essere travolta da un treno merci, verrà investito proprio da quel treno merci nella stazione di Vibo-Pizzo.  Il 17 dicembre 1994 nella parte più alta di Vibo Valentia, lì dove tra il cielo ed il verde agreste smarrisci il tuo sguardo oltre ogni possibile confine, veniva inaugurato il viale della speranza con tanto di grezza e possente pietra ove veniva collocata una targa che ricorda ancora oggi i nomi di Green e Riga. Il viale della speranza continua ancora oggi a presentarsi come un viale dell

Natale surreale, forse no

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Sono le 9 di mattina, il supermarket ha appena aperto, e sembra di vivere l'arrembaggio alle ultime scorte di cibo, come se stesse per giungere una catastrofe, una guerra, una serrata di cui conosci l'inizio ma non la fine. Ma è semplicemente la vigilia di natale. Oltre 100 chili di pane venduti in poche ore, persone che si prendono letteralmente a spallate per accaparrarsi gli ultimi prodotti necessari a riempire la pancia di amici e famigliari come quella di un maiale da ingrassare. Ma è semplicemente la vigilia di natale. Per l'occorrenza e per essere più buoni si assumono, rigorosamente in nero, persone in difficoltà economica, gli si porge una paletta ritagliata e di cartone, da un lato una macchia rossa, dall'altro una macchia verde, e con quella paletta deve dirigere, ovviamente abusivamente, il parcheggio pubblico, in quel momento diventato parcheggio privato per il supermercato. Vigili urbani? Anche loro indaffarati a fare la spesa. Si dev

Nebbia di Trieste

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Tra l'irridente Nazario Sauro e la dormiente e non attesa Oriana scivola la nebbia per le strade di Trieste. Acque calme e oneste luci smarrite nella nube della civiltà alle tue indisposte spalle l'aquarium ed ancora più in là una piccola luce sorge dal faro dell'impero caduto. Il presepe carsico è silente, l'Ursus è indifferente, e la gente corre e corre tra le infinite e mille gocce di una nebbia che abbraccia la Trieste che il mare non osa più, ma che un tempo ha amato e vissuto  e temuto. Marco Barone  

Trieste: strada costiera e quel profilo di Dante o Mussolini simboli dell'italianizzazione

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La strada costiera di Trieste, una delle più suggestive d'Italia, è stata aperta alla viabilità tra il 1928 e 1929. E' possibile ancora oggi vedere qualche piccolo frammento dei resti della simbologia del fascismo,vedi all'entrata della Galleria naturale, in direzione Trieste, o su una fontanella .  Ma la cosa interessante è il profilo che appare sulla perpendicolare della volta, andando in direzione di Sistiana, si staglia un profilo umano dal naso aquilino che venne da alcuni identificato come il profilo di Dante, da altri invece come quello di Mussolini. Facendo un raffronto con i profili noti nell'immaginario collettivo di Dante e Mussolini, in verità quello della Galleria naturale, che si dice sia nato casualmente, sembra essere molto più vicino a quello di Mussolini che di Dante, il naso di entrambi visti di profilo possono sembrare simili, per come raffigurati nella Galleria, ma l'indice che potrebbe indirizzare su Mussolini è dato d