La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Anche il collettivo Wu Ming sostiene Ronchi dei Partigiani


Si allarga il fronte degli intellettuali, artisti, scrittori, militanti antifascisti, ed anche semplici cittadini che sostengono l'iniziativa Ronchi dei PartigianiDopo aver ottenuto, il gruppo Ronchi dei Partigiani, una importante vittoria per la dignità, per la resistenza, il Comune di Ronchi dei Legionari ha reso noto che si attiverà, dopo 89 anni, per revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini,  ma vittoria sarà quando, in tal senso, la cittadinanza onoraria verrà de facto revocata, fatto che è strettamente connesso all'attuale denominazione di Ronchi dei Legionari ed ovviamente alla pagliacciata pericolosa dell'impresa di Fiume, voluta da colui che da molti è stato definito come il San Giovanni Battista del Fascismo, D'Annunzio. Già, D'annunzio di cui si vuole ricordare solo il conveniente, si omettono per esempio i suoi versi razzistiPer esempio nella lettera ai Dalmati - E in me e con Lettera ai Dalmati così scrive : (...)
il croato lurido, s’arrampicò su per le bugne del muro veneto, come una scimmia in furia, e con un ferraccio scarpellò il Leone alato
oppure
(…) quell’accozzaglia di Schiavi meridionali che sotto la maschera della giovine libertà e sotto un nome bastardo mal nasconde il vecchio ceffo odioso...

oppure da Gli ultimi saranno i primi. Discorso al popolo di Roma nell'Augusteo, 4 maggio 1919 (…) Fuori la schiaveria bastarda e le sue lordure e le sue mandre di porci!

D'Annunzio a cui recentemente è stato dedicato a Ronchi, alle spalle del Comune, il nuovo museo che è incentrato sulla marcia di Fiume, "impresa" che ha anticipato ed ispirato , anche nei gesti oltre che nei simboli, la marcia su Roma. Un museo che, ovviamente, è diventato non solo attrazione per i curiosi, ma in modo silente, come mi è stato riferito da diversi antifascisti, un piccolo mausoleo, un punto di riferimento  per i nostalgici del fascismo, in prevalenza provenienti da Trieste.


Dopo Giorgio Canaliora il collettivo Wu Ming condivide Ronchi dei Partigiani. Il 12 dicembre si presenterà il nuovo libro #PointLenana, un libro che tra le varie cose e nella sua complessità innovativa affronta, in modo critico, l'impresa di Fiume, e così scrivono nella loro sitopresentazione il 12 dicembre RONCHI DEI LEGIONARI (GO) …anzi, #RONCHIDEIPARTIGIANI h.20:30 Auditorium comunale c/o Villa Vicentini, via Cau de Mezo 24 Funambolique & Wu Ming 1 nel reading/concerto EMILIO COMICI BLUES

Evviva la cultura resistente.

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