La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Sentenza “ Berlusconi”: i milioni di euro non dichiarati



La sentenza della Corte di Cassazione 35729/13 nota come sentenza Berlusconi, ma che riguarda anche altri imputati, che meriterebbero un capitolo specifico,come il regista e produttore egiziano Frank Agrama od il bergamasco Daniele Lorenzano, fa discutere non tanto per l'oggetto della condanna e della sentenza, ma per il suoi risvolti politici.
E' stata magistralmente spostata l'attenzione dalla vera questione.
Certo, Mediaset solo negli ultimi dieci anni, ha versato allo Stato italiano circa 6,5 miliardi di euro.
Ma l'oggetto della condanna, vista la prescrizione che è maturata, riguarda "solo"  7,3 milioni di euro, il presunto risparmio, come viene definito dalla difesa, ammonterebbe a circa lo 0,1% del totale pagato.
Ma non sono spiccioli. Le condanne di primo, secondo e terzo grado hanno confermato la non dichiarazione di ciò che viene definita come presunta evasione,ed è altresì emersa la questione dei milioni e milioni di euro che riguarderebbero i così detti "fondi neri".
A che diamine sono serviti quei soldi?
Cosa è stato fatto?
Nelle tasche di chi sono finiti in questo perverso “gioco dei gusci vuoti”?
Il resto solo chiacchiere.
E' questa la vera questio che nella solita strategia comunicativa bilaterale è stata deviata anzi propriamente celata all'attenzione della comune opinione pubblica.
Chi mai si leggerà le 200 e più pagine della sentenza "Berlusconi"?


Marco Barone  

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