Quella lenta riscoperta delle proprie origini ricordando i caduti austroungarici contro la damnatio memoriae del nazionalismo italiano

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Timidamente, negli anni, son sorti dei cippi, delle targhe, dei monumenti, defilati o meno, con i quali ricordare ciò che dall'avvento del Regno d'Italia in poi in buona parte del Friuli è stato sostanzialmente cancellato dalla memoria pubblica, ma non ovviamente da quella privata. Un territorio legato all'impero asburgico, che ricorda i propri caduti italiani che hanno lottato per la propria terra asburgica. Nei ricordi  memorie delle famiglie che si son tramandate nel tempo è difficile raccogliere testimonianze negative di quel periodo, sostanzialmente si viveva tutti assieme, ognuno con le proprie peculiarità e l'irredentismo italiano era solo una minoranza di un manipolo di esagitati. Poi, come ben sappiamo, con la guerra, le cose son cambiate in modo terrificante, per arrivare alla dannazione della memoria che ha voluto cancellare secoli e secoli di appartenenza asburgica. Lentamente, questi cippi, targhe, dal cimitero di Ronchi, al comune di Villesse, a Lucinico,

Italia: 1705 profili di facebook controllati dall'autorità giudiziaria




Nei primi sei mesi del 2013 su ben 2306 richieste presentate dall'autorità giudiziaria facebook ha dato riscontro positivo a 1705 richieste, ovvero il 53% dei profili considerati, che sono stati dunque controllati.
L'Italia si pone tra i Paesi che hanno avuto maggior richieste di verifiche e controlli a livello mondiale.
Facebook ha pubblicato il suo rapporto che inizia con il richiamo al principio della trasparenza e fiducia e pubblicano, così scrivono, con “piacere ed orgoglio” il rapporto sulle richieste provenienti dagli enti governativi globali, inclusa ovviamente l'Italia.
Il report descrive quanto segue:
  • Quali Paesi hanno chiesto a Facebook informazioni sui nostri utenti
  • Il numero di richieste ricevute da ogni Paese
  • Il numero di utenti o di account utenti specificati nelle richieste
  • La percentuale di richieste per le quali, secondo la legge, dobbiamo divulgare almeno alcuni dati

In cosa consiste una richiesta di dati da parte di un ente governativo?
Facebook risponde che gli enti governativi inoltrano le proprie richieste a Facebook e molte altre aziende per ottenere accesso alle informazioni presenti negli account degli utenti coinvolti in indagini ufficiali. La maggior parte di queste richieste riguarda casi penali, come furti, rapine o sequestri di persona. In molti casi, le richieste hanno come oggetto informazioni relative al servizio, come ad esempio il nome dell'utente e la durata del suo rapporto con Facebook. Altre richieste possono riguardare dati come gli indirizzi IP o i contenuti dell'account.
Ma esistono anche delle procedure di emergenza.
In risposta a un problema relativo a una danno imminente a un bambino o al rischio di morte o serio danno fisico a qualsiasi persona e successivamente a una richiesta di divulgazione tempestiva di informazioni,nil personale delle forze dell'ordine può presentare richieste attraverso il Sistema di richieste online per le forze dell'ordine su facebook.com/records.




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