Dopo il caso
di anticipo, illegittimo ed anche illegale, delle prove dell'Invalsi,
accaduto in Piemonte ed in Sardegna, e dove i Cobas sono intervenuti
con specifiche diffide, ora è il turno del posticipo.
Ciò viene
segnalato in una scuola secondaria di secondo grado in provincia di
Arezzo, ove è stato testualmente comunicato che "venerdì 17
maggio 2013 dalle ore 9.00 alle ore 13 avranno inizio le prove
INVALSI delle classi II dell'Ipsia".
Come già ho
avuto modo di ricordare più volte le date delle prove non possono
essere certamente anticipate, ma solo posticipate , purché il
posticipo sia correlato ad una esplicita richiesta di rinvio da parte
delle scuole, richiesta che doveva pervenire in via tassativa e
perentoria entro e non oltre 14.12.2012 ed abbia categoricamente
luogo in queste date come comunicate dall'Invalsi stesso:
14.05.2013-
Prova preliminare di lettura per le classi II e prova di Italiano per
le classi II e V primaria; 16.05.2013-Prova di matematica per le
classi II e V primaria e Questionario studente per la classe V
primaria;17.05.2013- Prova di Italiano, di Matematica e Questionario
studente per le classi I della scuola secondaria di primo grado;
21.05.2013- Prova di Italiano, di Matematica e Questionario studente
per le classi II della scuola secondaria di secondo grado.
Si persevera
in comportamenti a dir poco illegali ed illegittimi. Illegali perché
si interrompe l'ordinaria attività didattica, il servizio pubblico,
l'attività della scuola come calendarizzata e programmata, ed
illegittimi perché non si rispettano neanche le indicazioni
dell'Invalsi stesso e perchè si continuano ad imporre al personale scolastico mansioni che dovrebbero essere proprie del personale dell'Invalsi. Quelle prove oltre ad essere inutili, e non
utilizzabili per nessun fine, a cosa serviranno? Certamente è
valutabile, ancora una volta, la sussistenza di un comportamento
antisindacale o meno, perché l'intento evidente, a parer mio, è
anche quello di neutralizzare l'effetto dello sciopero e
disincentivare il personale scolastico a scioperare nella data del 16
maggio.
Insomma, da
quando l'Invalsi è entrato con forza nelle scuole italiane, ogni
democrazia collegiale è stata sospesa, ogni processo di integrazione
sociale è stato interrotto, ogni comportamento possibile ed
immaginabile ha avuto luogo, così non si può certamente andare
avanti, no.
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