La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Quando la crisi si abbatte sullo sport. La VolleyTonno Callipo rinuncia alla serie A1



Una conferenza stampa certamente intensa.
Parole chiare, concise che non lasciano spazio a dubbi.
La VolleyTonno Callipo, nata nel 1993, che nel 2003 conquisterà la massima serie nel campionato di Volley italiano, che retrocederà solo nella stagione 2006/07 per poi riconquistare la massima serie nel 2007/08, ebbene, rinuncia alla serie A1.
I motivi?
“A causa della difficile congiuntura economica oggi i margini dell’azienda main sponsor si sono ridotti per cui non ci sono al momento le condizioni per proseguire in questo progetto della Serie A dignitosamente e nello stile Callipo. La priorità adesso sono i circa 300 dipendenti che lavorano presso le mie aziende e che hanno affidato a me, con fiducia ed affetto, il loro futuro e quello delle loro famiglie. Non ho inoltre la possibilità di affrontare le spese della massima serie con i miei redditi personali, avendoli sempre reinvestiti per la creazione di nuovi posti di lavoro nella nostra Calabria” 

Questo quanto dichiarato da Pippo Callipo, fondatore della Volley Tonno Callipo.
Ricordo ancora l'emozione della conquista della massima serie, le vicissitudini per arrivare alla realizzazione del nuovo Palasport, alle rivalità sportive con Verona, che sembra essere un' altra realtà sportiva a vivere un momento di grande difficoltà economica, alle polemiche con le istituzioni locali, salvo sporadici interventi, che mai sono intervenute in modo decisivo nel settore del Volley, ove il giro di affari non è certamente miliardario come nel calcio, ma che è stato uno sponsor importante per la Regione Calabria.
La Volley Tonno Callipo per Vibo Valentia ha rappresentato, per anni, l'unico momento di svago e divertimento, in una città che soffre problemi di 'ndrangheta, di pessima politica, di devastazioni ambientali, ma che è ricca di risorse culturali e di speranza.
Anche lo sport è una speranza.
Oggi è venuta meno la serie A1. D'altronde se si deve scegliere tra il lavoro dei dipendenti dell'azienda e mantenere una squadra ai massimi vertici di Volley che dire?
Non penso che sia un obbligo quello delle istituzioni di intervenire in tal campo, ma certamente è un dovere morale quando vedi che si gettano migliaia di euro in cose inutili, e gli interrogativi rimangono. Perché non si è voluto investire in tale realtà? Da quando la Tonno Callipo ha vissuto la serie A1 è cresciuto in modo esponenziale il settore giovanile, i ragazzi si sono avvicinati allo sport, via dalla strada per solidarizzare e giocare insieme, la serie A1 era ed è stato certamente un forte incentivo in tal senso.
Ma a quanto pare in Calabria si è voluto, per motivi di invidia, gelosia, di contrasto politico, far prevalere il senso dell'egoismo a favore di quello collettivo, già perché, chi ben vive e conosce quella realtà, ben può sapere quanto fosse importante avere una squadra ai massimi livelli, ove l'agonismo era sano e non meramente competitivo, ora l'agonismo era socializzazione.
Una sconfitta per la Calabria, per Vibo ed anche per il Volley tutto.
Ritornerà in A1 la Tonno Callipo un giorno?
Se le cose continueranno su questa strada , nutro forti dubbi, così come nutro la certezza che occorreranno anni e sacrifici e passione per edificare un castello di emozioni, ma basta un secondo violento per demolire il tutto.
Ed oggi è stato demolito il tutto.
Certo, si ripartirà dalla B1, ma abbandonare la A1 per i motivi esposti, è significativo.
La così detta crisi continua a colpire le piccole realtà, penso alle decine di squadre di Calcio fallite per esempio.
I ricchi saranno sempre più ricchi, il ceto medio svanisce nel nulla, ed i poveri saranno sempre più poveri. Così è stato anche nello sport.

Marco Barone

Aggiornamento giugno 2013
La Volley Tonno Callipo parteciperà al prossimo campionato nazionale di Serie A1
Il Presidente Pippo Callipo, dopo attente e condivise valutazioni con lo staff dirigenziale della Volley Tonno Callipo e con i Dirigenti della Callipo Group, comunica la decisione di voler iscrivere la squadra al prossimo campionato nazionale di Serie A1. La decisione, maturata in queste ultime ore, è scaturita dopo un confronto con il Presidente della Lega Pallavolo, Diego Mosna, che ha confermato al Presidente Callipo l’intenzione di alcune società di Serie A1 di dare in prestito, a condizioni favorevoli, alcuni dei migliori giovani atleti italiani alla nostra squadra. Nella decisione ha pesato in maniera sostanziale il sostegno del pubblico degli sportivi, con in testa il Club Giacinto Callipo e i dipendenti delle aziende del Gruppo Callipo che intendono essere materialmente vicini alla squadra tramite la sottoscrizione degli abbonamenti e nel contempo farsi promotori di una campagna di sensibilizzazione atta a far sottoscrivere il maggior numero di abbonamenti possibile. La Callipo Sport Srl sta già preparando i documenti necessari per l’iscrizione ed avvierà nei prossimi giorni la campagna di costruzione della nuova Volley Tonno Callipo.

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