La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

Quel W la mafia ai topolini di Trieste



Barcola è un luogo incantevole, nel bel mezzo del golfo triestino potrai osservare il castello di Miramare, intravedere Piazza dell'Unità d'Italia, osservare quella sottile striscia di terra che continua ad essere Italia conferendo le spalle a quel Carso che mai finirà di stupire.
A Barcola esistono anche i topolini che per la loro architettura particolare da molti vengono definiti come unici in tutta l'Europa.

Ebbene, attraversando i topolini della costiera triestina, affollati in estate, meno durante il corso dell'anno, non potrai non notare il vandalismo.
Scritte sui muri.
Si andrà da quelle apparentemente senza senza senso per i comuni mortali, al ricordo di imprese epiche, come essersi tuffati a mare in piena stagione invernale. Complimenti all'eroe od all'eroina,ti verrà da pensare, ma complimenti anche per il bel gesto vandalico.


Scritti, disegni volgari, e poi bestialità pure.
Da frasi razziste come w i negri in Italia con i soldi, a w la mafia.


Per usare le parole di Giorgio Strehler, nato proprio a Barcola, dunque poco so, ma quel poco lo dico, e quello che ora voglio dire è che da un lato i topolini sono un bene comune per l'intera comunità e dall'altro l'ignoranza manifesta di quelle persone che inneggiano alla mafia od al razzismo, deve essere debellata. Quelle scritte, da quanto mi è stato riferito, sarebbero presenti almeno sin dalla scorsa estate.
Il Comune dovrà sborsare, ahimè, soldi pubblici per ripulire quei muri, e mi auguro che ciò possa accadere quanto prima, ma a quelle persone che con atti di imbecillaggine hanno impresso i loro vili, violenti e stupidi pensieri presso i topolini di Trieste, voglio semplicemente dire che mi auguro che mai possiate conoscere sulla vostra pelle la mafia od il razzismo od il vandalismo, ma forse il vivere sulla propria pelle la mafia ed il razzismo potrà essere l'unico modo per comprendere ciò che è male se non il male in questa società.



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