La celebrazione del fascismo della passeggiata di Ronchi di D'Annunzio e l'occupazione di Fiume

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Mio caro compagno, Il dado è tratto. Parto ora. Domattina prenderò Fiume con le armi. Il Dio d'Italia ci assista. Mi levo dal letto febbricitante. Ma non è possibile differire. Ancora una volta lo spirito domerà la carne miserabile. Riassumete l'articolo !! che pubblicherà la Gazzetta del Popolo e date intera la fine . E sostenete la causa vigorosamente, durante il conflitto. Vi abbraccio Non sarà stato forse un fascista dichiarato, D'Annunzio, certo è che non fu mai antifascista, era lui che aspirava a diventare il duce d'Italia e la prima cosa che fece, all'atto della partenza da Ronchi per andare ad occupare Fiume, fu quella di scrivere a Mussolini, per ottenere il suo sostegno. Perchè D'Annunzio ne aveva bisogno. Il fascismo fu grato a D'Annunzio, per il suo operato,  tanto che si adoperò anche per il restauro e la sistemazione della casa dove nacque D'Annunzio e morì la madre. E alla notizia della morte, avvenuta il 1 marzo del 193

L'InValsi e la fondazione per il Merito




Nello Statuto dell'InValsi si legge che, tale ente di ricerca, ha tra i vari compiti e funzioni quella di concorrere alle azioni di sviluppo della cultura del merito promosse dalla “Fondazione per il merito”.

Cosa è la Fondazione per il merito?
Voluta dall'ex Ministro dell'Istruzione Gelmini, è, come si legge testualmente sul sito del dipartimento del tesoro, una partnership pubblico-privato, promossa in collaborazione fra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica, con l’obiettivo di sostenere e incentivare percorsi formativi di eccellenza. 
Nel documento illustrativo, che spiega cosa sarà la detta fondazione, emerge che i privati potranno apportare capitale al patrimonio della Fondazione diventandone “membri partecipanti” e influenzare le strategie e che la Fondazione, con l’assistenza dell’INVALSI, somministra le prove e redige la graduatoria considerata.
Si specifica che la Fondazione per il Merito potrà infine facilitare la creazione di proficue relazioni tra gli studenti meritevoli del Paese e tra questi e le imprese più ambite ma che a differenza dei sistemi degli altri Paesi, il focus è sul merito e non sul reddito anche se, operando prevalentemente con il meccanismo dei prestiti, i soggetti interessati a usufruire dei finanziamenti della Fondazione saranno presumibilmente quelli caratterizzati da un vincolo di bilancio stringente .

Istituita dal cosiddetto “Decreto Sviluppo” (art. 9, commi 3-16 del D.L. 70/2011), la Fondazione per il merito ha l’obiettivo, dunque, di sostenere la formazione universitaria dei giovani attraverso un sistema di prestiti e premi di studio a favore degli studenti più “meritevoli”.
Il sistema, disegnato sui modelli internazionali di finanziamento alla formazione universitaria, ha come obiettivi:
  • promuovere la cultura del merito;
  • incentivare la mobilità degli studenti verso gli Atenei più qualificati;
  • favorire l’autonomia dei giovani dalle proprie famiglie;
  • colmare la mancanza di un sistema di prestiti universitari in Italia permettendo al nostro Paese di uniformarsi alle migliori pratiche internazionali in materia di sostegno finanziario agli studenti universitari.

Ovvero è una fondazione, che a regime costerà 100 milioni di euro, come si legge sul sito del dipartimento del tesoro, per finanziare le eccellenze che andranno ad arricchire il profitto di qualche azienda italiana.

E l'InValsi si presterà a questa opera con l'ausilio del MIUR e con l'ausilio di finanziamenti pubblici oltre che privati.
Insomma penso sia chiaro cosa comporterà il sistema InValsi nella scuola pubblica italiana.
Ente di ricerca che dovrà indirizzare, per forza di cose, l'attività didattica, ed offrire al panorama del grande capitale italiano, i migliori studenti, secondo la loro concezione di migliore, per arricchire il profitto di poche elitarie realtà. Ciò a discapito della formazione del pensiero critico e del libero cittadino, poichè la scuola non deve "produrre"cittadini, ma lavoratori di serie A e B, non a caso il Vales, che è in corso di sperimentazione, afferma che una ‘buona scuola’, anche nei percorsi liceali, è una scuola che aiuta i propri alunni a orientarsi nel mondo del lavoro e delle professioni.

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